"Le persone, per noi ciechi, non sono fatte solo di volti e luce, ma anche di rumori e buio"
Lo sguardo nel buio
Fabio Marazzoli
Calvinato editore international
Trama
L'oscurità della notte vuole truccare un delitto e nascondere nel buio lo spietato assassino che ha ucciso un cieco. L’uomo è stato barbaramente ucciso in una tetra viuzza del paese e il commissario Cantagallo deve far luce sul mistero che avvolge l’omicidio. All’inizio tutto appare plausibile, ma un fatto evidente fa capire a Cantagallo che le cose, così come stanno, non quadrano. Dal colloquio con un certo signor Miao si aprirà sull’omicidio uno spiraglio di luce che con il suo fascio luminoso guiderà Cantagallo attraverso il buio fitto dell’indagine. Il commissario non seguirà solo una luce, ma dovrà anche decifrare un particolare simbolo e riconoscere una voce. Proprio ascoltando una voce, il commissario capirà chi è l’assassino e dovrà agire con molta cautela per indurlo nell’errore fatale che lo incastrerà. Il commissario però dovrà compiere un tormentato arresto per catturare l’omicida che con un delitto intendeva cambiare il proprio destino. Forse l’assassino faceva meglio a conoscere le lingue orientali dove un antico detto cinese diceva: “È più facile deviare il corso di un fiume o spianare una montagna che cambiare l’animo di un uomo”.
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Può un giallo strappare qualche risata? Assolutamente sì se è stato scritto da Fabio Marazzoli e annovera fra i personaggi il commissario Cantagallo, un questore che snocciola frasi in latino in continuazione, vicari che danno spiegazioni assurde per risolvere un mistero e ristoratori dai nomi divertenti.
"Lo sguardo nel buio" è un romanzo breve, ma questo non gli toglie nulla. Perché risulta divertente, scritto bene e scorrevole. Inoltre ha il pregio di far trascorrere al lettore un paio d'ore di relax. A fare da sfondo la provincia e personaggi secondari difficilmente dimenticabili. L'aspetto più divertente è lo sguardo disincantato che il commissario Cantagallo riserva ad autorità, cene di beneficenza che servono di più a riempirsi lo stomaco e giochetti di potere. La risata è assicurata grazie ai fraintendimenti che accompagnano lo svolgersi delle vicende.
Non voglio dimenticare, però, l'aspetto giallo del racconto, perché quello raccontato da Fabio Marazzoli è un mistero in piena regola che troverà una soluzione e un epilogo che hanno anche il sapore della morale che spesso in passato veniva affidata alle fiabe. Infatti l'autore ci porta a porci delle domande, ma qui mi fermo perché non voglio rovinarvi la lettura.
Inoltre mi è piaciuto molto anche il fatto che Marazzoli ci parli con delicatezza e in punta di penna di chi ha un handicap come di persone che possono avere un talento in più. Ce lo dimostrano le pagine di questo libro e, a tal proposito, vi suggerisco di soffermarvi sulle note dell'autore in fondo perché daranno un significato maggiore a quello che avete letto.
Lo consiglio per un pomeriggio al mare, in un prato o anche a casa in compagnia di un bel ventilatore. Cosa aspettate a conoscere il commissario Cantagallo?
Buona lettura
Ciao Virginia e grazie per la tua particolare recensione del mio giallo. Mi fa piacere che tu lo abbia trovato anche divertente e piacevole. Nelle tue parole c'è la risposta al perché mi diverto a scrivere i gialli del commissario Cantagallo. Un cordiale saluto. Fabio
RispondiEliminaGrazie a te Fabio per avermi dato la possibilità di leggere il tuo libro e di conoscere il commissario Cantagallo
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