L'accoppiata di oggi è un po' particolare, infatti ho abbinato un bel giallo ambientato nell'estate del 1959 a Milwaukee e un cult nell'ambito dei gelati (dopo trovate la ricetta di Francesca).
"Cantavamo nel buio" di Lesley Kagen è una storia adatta a essere letta sotto l'ombrellone o sdraiate su un prato, una storia dai toni cupi del giallo, però raccontata in prima persona da Sally, 10 anni. A me era piaciuta molto, anche perché (oltre all'aspetto misterioso, in fondo c'è un assassino da scovare) parla di sorelle e del loro legame speciale e di come il sostegno reciproco le aiuti a superare le difficoltà della vita. Inoltre trovo che la copertina sia bellissima
Ecco parte del prologo, la copertina e la trama.
"Nessuno immaginava che in Vliet Street potessero accadere fatti simili. Ma come diceva sempre papà… le cose accadono quando meno te lo aspetti. E possono cambiarti la vita. Perché dopo che ebbero trovato il corpo di Sara sembrò che i nostri giochi serali, come quello dei fantasmi, e la parata del Quattro Luglio, e persino i bagni rinfrescanti nell'Honew Creek nelle giornate così calde da farti sudare fino alla punta dei capelli, dovessero diventare parte dei bei tempi andati di cui parlava sempre la nonna. Perché una bambina morta era una cosa. Ma due… Tutti cominciarono a chiedersi chi sarebbe stata la prossima. A parte me. Io lo sapevo chi era.
Era l'estate del 1959. L'estate dei miei dieci anni. Quell'estate, in Vliet Street, la gente cominciò a chiudere la porta a chiave"
Cantavamo nel buoi
di Lesley Kagen
Ponte alle Grazie
Trama
Nell'estate del 1959 a Milwaukee le sorelle O'Malley sperimentano sulla propria pelle che la vita può mostrare il suo lato più oscuro. Orfane del loro papà e lontane dalla madre ricoverata in ospedale, a circa dieci anni trascorrono le giornate nel più completo abbandono, trascurate dalla sorella maggiore e maltrattate dal patrigno. Ribelle l'una quanto protettiva l'altra, le inseparabili Troo e Sally riescono però a farsi "adottare" dai vicini di Vliet Street e si dividono tra i giochi al parco e le visite allo zoo, godendosi in pieno la libertà e la spensieratezza dell'estate. Presto, però, si rendono conto che anche il vicinato può essere un luogo pieno di insidie: a distanza di un anno dalla prima, viene ritrovata un'altra bambina morta, che come la precedente mostra chiari segni di violenza sessuale. Mentre ci si interroga sull'identità del maniaco, Sally non ha dubbi: il colpevole è un astuto insospettabile, e lei sarà la prossima della lista. E così, attraverso la sua stessa voce, si assiste alla fantasiosa ricostruzione del quadro dei sospetti, un quadro destinato inevitabilmente a incrinarsi, lasciando emergere il vero assassino, ma soprattutto la sconvolgente verità che cambierà del tutto la sua vita. Un romanzo d'esordio fresco e vivace, che si avvale dello sguardo ingenuo e spontaneo di una bambina, tanto più capace di mettere a nudo le contraddizioni e i condizionamenti del mondo degli adulti, spesso prigionieri delle loro stesse menzogne.
***
10 grammi di caffè solubile
½ tazzina di caffè ristretto (solo per ricetta senza Bimby)
500 grammi di panna fresca da montare (eventualmente anche vegetale)
100 grammi di zucchero a velo (con il Bimby zucchero da polverizzare 10 sec. vel. 10)
1 uovo
Nel boccale ben asciutto polverizzare lo zucchero 20 secondi velocità 9. Aggiungere il caffè e l'uovo: 20 secondi velocità 8. Posizionare la farfalla, aggiungere la panna e montare a velocità 3-4 per circa 2 minuti o fino a quando il composto sarà ben montato. Versare il composto nelle coppette, lasciare riposare in frigo almeno mezz'ora e servire ben fredde.
Preparare il caffè, scioglierci dentro quello solubile e fare raffreddare.
Separare il tuorlo dall’albume, sbattere il tuorlo con lo zucchero con le fruste fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Unire il caffè freddo e amalgamare. Montare l'albume a neve molto ferma e unirlo al composto con delicati movimenti rotatori dal basso verso l’alto per incorporare aria. Montare bene la panna aggiungerla al resto con gli stessi movimenti. Versare il composto nelle coppette, lasciare riposare in frigo almeno mezz'ora e servire ben fredde.
Molto bella la copertina, tra l'altro non conoscevo questo titolo. Grazie per il consiglio!
RispondiEliminaFammi sapere se lo leggi :) baci
EliminaEcco come mi venne fame (letteraria e golosa).
RispondiEliminaBell'accostamento, mi piace!
Ahahah anche a me credimi, tutte le volte che carico questa rubrica!!!
EliminaGrazie e grazie di essere passata :)
Be', con la Coppa del nonno... Gnam! :)
EliminaInfatti!!! :)
EliminaFantastica questa rubrica!! Tra l'altro la cucina è un'altra delle mie passioni oltre la lettura, ti seguirò volentieri xD Baci!
RispondiEliminaAnche per me la cucina è una passione: adoro mangiare :) La creatrice di queste ricette sfiziose è la mia amica Francesca… ottimi spunti da copiare!
EliminaBaci
Come sai adoro questa rubrica, proponi sempre delle belle accoppiate tra libro e cibo!
RispondiEliminaNon conoscevo questo libro, non sono amante dei gialli, però la storia sembra carina ( anche il fatto che è narrata da una bimba di 10 anni la rende diversa) e che dire della coppa del nonno? La adoro *-*
Anche qui a Roma il tempo si è imbruttito, sembrava essere arrivata l'estate e invece..niente XD Un bacione <3
Ciao Simo <3 sì, so che non ami i gialli, ma questo effettivamente è un po' particolare e magari potrebbe farti cambiare idea :)
EliminaNon sono proprio in forma, starei molto bene con un sacco nero addosso, però ho voglia di andare al mare... Quando arriva l'estate???
"Ponte alle grazie" non è la casa editrice più gettonata ma li seguo da quando hanno pubblicato i libri di Ruth Reichl e quindi che bello vedere un loro libro sul tuo blog <3
RispondiEliminaRicetta stuzzicante perchè sono caffè-dipendente e gelato quasi-dipendente <3
Effettivamente è una casa editrice di cui non si "sente parlare" tantissimo!
EliminaUn abbraccio