Intervista a Simona Liubicich


Oggi nella rassegna Storie a Viva Voce avrei dovuto fare quattro chiacchiere con Simona Liubicich  soffermandoci in particolare sul suo thriller Il silenzio delle verità.
La rassegna non si è potuta svolgere però con Simona, il Comune di Cogorno, Nicoletta della libreria Leggi e Sogna di Sestri Levante e (ovviamente) con la mia partner in crime Annalisa abbiamo pensato di proporvi comunque un'intervista.
Sulla pagina Facebook di Aperta parentesi comunicazione trovate anche i laboratori per bambini preparati da Nicoletta.

Ma prima ecco il libro che avrebbe dovuto essere il protagonista dell'incontro.

Il silenzio delle verità
Simona Liubicich
Self Publishing

Trama
Italia, Dolomiti 1962-1985. Un fatto inquietante sconvolge la pigra amenità di un paesino tra le Dolomiti al confine con l'Austria. Due ragazzine del posto vengono date per disperse; solo una di loro — Patrizia Montaldo — viene ritrovata dopo tre giorni, in stato confusionale e con un'amnesia che durerà ventitré anni, fino a che i fantasmi del passato, forse reali presenze spiritiche, torneranno a chiedere giustizia svelando segreti inconfessabili e una verità sconcertante.

INTERVISTA A SIMONA LIUBICICH

Iniziamo questa intervista con la domanda più difficile: chi è Simona? 
Simona… bella domanda. Sono una persona poliedrica, camaleontica. M’interesso un po’ di tutto. Amo leggere, dai romance sino a trattati scientifici, dipende dal momento. Amo la natura in tutte le sue stagioni, la neve è il mio elemento. Scio da quando avevo sei anni, ho provato lo snowboard e mi sono rotta un menisco tornando poi allo sci. Ho giocato per anni a pallavolo con ottimi risultati, ho lasciato l’agonismo per l’università. Amo la musica, ho il rock heavy metal al posto del sangue, ho ballato sui tavoli delle discoteche sino a trent’anni. Ho lavorato come modella sino a quando mi sono sposata, sono stata miss Sorriso Liguria nel 94 per Miss Italia, ho vissuto da sola e mi sono goduta gli anni 90 al massimo, facendo anche colpi di testa, ma sai una cosa? Tornassi indietro rifarei tutto e anche di più. Come madre ho permesso a mia figlia di prendere le sue decisioni senza interferire, volevo che da maggiorenne fosse indipendente e sveglia, e così è stato. Sono sposata da quasi diciannove anni con l’uomo che è stato il mio colpo di fulmine a ciel sereno: avevo ventinove anni e quando l’ho conosciuto la prima cosa che ho pensato di lui è stata: “sarà mio marito!”. Sono una persona schietta, forse troppo e che crede in molte cose, appassionata di esoterismo. Amo i film horror, quelli belli, la magia wicca senza però perdere di vista la fede, anche se non sono una buona praticante. Schierata in politica, spesso prendo fuoco, è nel mio carattere. Sono un sagittario con ascendente e segno lunare in scorpione. Pungo. Scrivo per lavoro e per passione. Ho iniziato con il romance erotico che però non mi dà più la stessa scarica di prima. È il thriller la mia passione, anche se non abbandonerò il rosa. Insomma, mi piace provare cose nuove nella vita.

Quando ti sei avvicinata alla scrittura?
Mi sono avvicinata alla scrittura nel 2010, ispirandomi a fatti accaduti durante la Guerra del Golfo. SFUMATURE DEL DESERTO è stata la mia prima opera: la storia di un’infermiera in missione di pace e un colonnello americano, ambientata in Iraq. Se lo riprendo in mano ora mi si accappona la pelle: ero una completa esordiente e sono cresciuta con il tempo, impegnandomi seriamente e con l’aiuto di scrittori di grosso calibro, corsi di scrittura creativa e leggendo sino allo sfinimento.

Che genere preferisci scrivere? 
In questo momento mi sto dedicando alla lettura di thriller che mi servono per il mio romanzo in stesura. Un lavoro difficile, che richiede una concentrazione massima. Non è comunque solo lavoro; come dicevo poco sopra, amo il genere sin da ragazzina e non avevo mai avuto il coraggio di scrivere qualcosa del genere sino a IL SILENZIO DELLA VERITÀ. Non mi aspettavo un successo così bello. È stato il mio libro più venduto in assoluto, in testa alla classifica Amazon per mesi e tradotto in due lingue, spagnolo e portoghese.

Ci racconti qualcosa di più delle tue opere? Quanti e quali romanzi hai scritto? 
Nei miei libri seguo sempre un filo conduttore preciso: innanzitutto il periodo storico che deve essere assolutamente preciso e coerente. Show, don’t tell è la regola che preferisco. Amo la scenografia, la descrizione dei posti e dei costumi dell’epoca. Tratto prettamente vittoriano nello storico, ormai posso dire di conoscere tutto di quel periodo. I miei protagonisti sono sempre un po’ sopra le righe, non amo la donna mite e accondiscendente, forse perché io non lo sono mai stata e mi lascio trasportare da loro durante le stesure. Amo mettere sempre una sfumatura di giallo o suspense nella storia, non scrivo mai un romance in linea, diciamo. In generale i miei romanzi sono un po’ come me, eclettici. Ho scritto diciotto romanzi, diciannovesimo in uscita a giugno, cinque tradotti per l’estero, e sto lavorando ad altri due.

Qual è il tuo libro a cui sei più affezionata e perché? 
Sicuramente il romanzo che più mi è piaciuto scrivere è stato LO SMERALDO DI LONDRA di Harper Collins, la storia di una giovinetta cresciuta in un ambiguo orfanotrofio di Londra, teatro di violenze e soprusi e che alla fine, pur diventando – costretta – l’amante di un nobile depravato e malvivente, trova l’amore rischiando la sua stessa vita. Un libro che racconta di abusi sessuali, prostituzione e vendita di bambini, ma anche di amore, rivalsa e rinascita.

Recentemente ti sei destreggiata anche nel genere thriller, ti piace spaziare? 
Come dicevo sopra, IL SILENZIO DELLA VERITÀ è iniziato da un esperimento. Volevo provare qualcosa di nuovo ed essendo amante del genere mi sono detta: perché no? In verità, temevo questo passo, mi sembrava un azzardo grosso. Passare dal romance al thriller non era cosa semplice e ho dovuto lavorarci con costanza. Mi è stato rifiutato da due CE (sorrido perché forse oggi si ricrederebbero, dopo il risultato), così l’ho pubblicato in SP. Ho guadagnato più con lui che con tutti gli altri libri messi insieme e la permanenza per mesi in testa classifica con la scritta TOP SELLER mi ha quasi spiazzata. Non pensavo di avere successo, ero preoccupata, invece si è rivelato probabilmente il mio miglior scritto.



Presto uscirà un tuo nuovo romanzo con HarperCollins di che cosa tratta? 
All’inizio dell’estate uscirà UN MATRIMONIO INACCETTABILE per Harper Collins nella collana I GRANDI ROMANZI STORICI SEDUCTION. È uno storico vittoriano, ma ambientato questa volta nelle campagne inglesi e non in città. È una storia particolare, con risvolti comici ma anche amari, ovviamente a lieto fine. Un erotico soft, questa volta e ne sono felice perché in verità tutto questo sesso nei libri, esaltato sino alla volgarità, mi ha un po’ stufato anche se, nella saga contemporanea ROCKSTAR LEGEND, ci sono andata giù pesante, ma era necessario dato il carattere della storia e dei suoi personaggi.

Nella vita sei anche editor, qual è la cosa che ripeti maggiormente agli scrittori? 
Il mestiere di editor è difficile. Dipende molto dal testo che devi lavorare. Ci sono scrittrici esordienti che hanno già ottime basi di grammatica, sintassi e scrittura creativa ed editare diventa un piacere. Altre, purtroppo – e lo dico con tristezza – decidono semplicemente che vogliono fare le scrittrici senza sapere nemmeno coniugare i verbi più elementari. Spesso rifiuto questi lavori, motivando la mia decisione. Dovrei pressoché riscriverlo io e non sarebbe più un loro lavoro, ma di un ghostwriter. Non si può scrivere niente senza conoscere la grammatica della tua lingua madre. La seconda cosa è leggere, leggere tantissimo. Non c’è nulla di meglio per apprendere la scrittura, ma si devono leggere libri di scrittrici importanti e non libretti che spesso mi lasciano a bocca aperta per come sono malmessi. Non ultimo né meno importante, io consiglio sempre alle esordienti di partecipare a corsi di scrittura creativa dove s’impara la tecnica. Scrivere non è un gioco, ma un lavoro. Se lo fai solo per te stessa e non conosci nulla dei meccanismi di scrittura e non te ne importa, allora è meglio tenere tutto nel cassetto. Sembro forse cattiva, ma le lettrici pagano per leggere ed è nostro dovere presentare loro libri degni di essere letti.

Se fossi un libro quale vorresti essere? 
MISERY NON DEVE MORIRE di Stephen King. Un capolavoro di maestria.

E scrittore? 
HARUKI MURAKAMI, acclamato dalla critica letteraria. La sua scrittura è geniale, profonda, va compresa e i suoi libri per me sono perle rare.

Una citazione tratta da un tuo romanzo che ti rappresenta.
Il cuore le sobbalzò nel petto. Lei era lì, chiusa dentro la doccia, i vetri ancora appannati e congelata. All’improvviso, una mano dall’esterno si appoggiò contro il vetro. Patrizia gridò, sgranò gli occhi cominciando a tremare. Era relativamente piccola, non quella di un adulto, ma la terrorizzava. «Chi… chi sei?» domandò tremando come una foglia.
Lo sai benissimo chi sono, Patrizia…
TRATTO DA “IL SILENZIO DELLA VERITÀ”


1 commento :

  1. Volevo fare i complimenti a Simona, per i suoi libri, sono bellissimi. In particolare mi è piaciuto moltissimo "ossessione color cremisi"... Dopo averlo letto non sono riuscita a leggere altri libri!

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