Un new adult sui sentimenti e di crescita personale è il protagonista della prima recensione di oggi.
In occasione del review party ecco la mia opinione di Find me. Ora di Kathinka Engel - Sperling & Kupfer. Ringrazio la casa editrice per la copia del romanzo.
Find me. Ora
di Kathinka Engel
Sperling & Kupfer
Trama
Delusa dall'amore e ferita dalla perdita dell'adorato nonno che le ha trasmesso l'amore per i libri, Tamsin lascia il Maine di nascosto, contro il parere dei genitori, e si iscrive all'università di Pearley, in California, per studiare letteratura e realizzare finalmente i suoi sogni. Concentrata su se stessa e sulle sue passioni, è determinata a iniziare una nuova vita e soprattutto a evitare per sempre gli uomini, dopo aver tanto sofferto a causa del suo ex. Un giorno, nel bar sotto casa, conosce Rhys: bello, enigmatico e pieno di segreti. Il ragazzo, infatti, è stato in riformatorio perché ingiustamente condannato per un crimine che non ha commesso e sta cercando di ricominciare in un mondo che gli è ostile e lo guarda con sospetto. Il primo incontro tra Tamsin e Rhys è un vero disastro, tuttavia, col passare del tempo, l'attrazione tra loro diventa irresistibile, tanto che i due sono inseparabili. Ma proprio mentre stanno cominciando a fidarsi davvero l'uno dell'altra, il passato torna a bussare alla porta di Rhys, mettendo in discussione la sua storia con Tamsin…
Immaginatevi di non aver mai vissuto pienamente.
E poi, invece, immaginatevi di aver messo in stand by la vostra vita per sei anni.
Come vi sentireste se, improvvisamente, foste voi gli artefici del vostro destino?
Se vi ritrovaste a conquistare una libertà tanto desiderata?
Le risposte a queste domande sono tante e sono una l'esatto opposto dell'altra.
Perché si può essere spaventati e felici. Contemporaneamente.
E così sono, per cause diverse, Tamis e Rhys i protagonisti di Find me. Ora di Kathinka Engel un'autrice che ho scoperto con questo romanzo e che credo entrerà di merito tra le più brave scrittrici di genere new adult della mia libreria.
Brava perché riesce a farci vedere l'altro punto di vista, quello di persone che magari cercano di rimanere sullo sfondo, perché già troppo maltrattate dall'esistenza.
Così è Rhys, un giovane bellissimo e intelligentissimo uomo, totalmente incapace di destreggiarsi nei rapporti umani. Lo vedremo splendere, piano piano, quando si rende conto che la vita è questa e anche lui merita di viverla fino in fondo.
Discorso diverso va fatto per Tamis, prigioniera di una gabbia dorata, che trova la forza per sfuggire e per imporsi nel mondo. Con i suoi vestiti vintage, i suoi tanto amati libri e la sua logorrea verbale. Due su tre di queste caratteristiche mi calzano a pennello: indovinate quali!
Credi che esista un limite alle cose bellissime che possono accadere alla stessa persona in una notte?
Secondo te è possibile esplodere di felicità?
L'ambientazione è una delle mie preferite: università, lezioni, studenti, litri di caffè e disquisizioni sui massimi sistemi (che in questo caso hanno molto a che fare con la letteratura).
Le tematiche sono altrettanto interessanti, molto più forti e indubbiamente una calamita per la me lettrice.
In Find me. Ora - infatti - l'autrice ci parla di reinserimento sociale, di nuove occasioni, di felicità. Ma non solo. Ci parla anche di una giustizia che non sempre riesce nell'intento di fermare il colpevole e che ferisce persone che in realtà sono solo vittime.
Un argomento che andrebbe affrontato molto di più nella letteratura e che ci impone una seria riflessione sulle seconde opportunità.
E poi la Engel ci fa soffermare sul coraggio, in un'accezione talmente vasta da comprendere quello di gettarsi a capofitto in un'avventura lontano da casa a quello di credere nella bontà d'animo di un individuo sconosciuto. Da quello di muovere nuovi passi nel mondo, a quello di ritornare - con non poca fatica - a sorridere.
Lo sai qual è la cosa più assurda? Che per me è assolutamente insopportabile restare lontano da te. Ma è quasi insopportabile anche starti vicino. E dentro di te. È come se non fosse mai abbastanza
Lo stile dell'autrice è, a parer mio, molto cinematografico. La sua penna nella mia mente è stata spesso scalzata da una telecamera intenta a filmare le scene mostrandomele in presa diretta.
Mi ha fatto sorridere, commuovere ed emozionare. E, per quanto io abbia adorato Tamis, non posso che suggerirvi la lettura di questo romanzo per conoscere Rhys, che - con tutte le sue debolezze, con tutti i suoi spigoli, con quella paura atavica di mostrarsi ed essere - è sicuramente il personaggio che maggiormente emerge dalle pagine e si fa amare dal lettore!
Perché leggerlo → Per dedicarsi a una storia che ci racconta soprattutto il valore delle seconde occasioni e che - per quanto possibile - è importante cercare di non giudicare le persone al primo sguardo.
Buona lettura!
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