Oggi vi parlo di un romanzo perfetto per chi ama la Storia e i suoi risvolti più inaspettati: Non dire che era un sogno di Terenci Moix portato in Italia da DeAgostini Planeta.
Grazie alle fantastiche organizzatrici di questo review party Ely di Il Regno dei Libri e Susy di I miei magici mondi, per avermi coinvolta. Non perdete le recensioni di tutte le partecipanti.
Non dire che era un sogno
Terenci Moix
DeA Planeta
Trama
Sulla galea che risale lenta le acque del Nilo, Cleopatra piange il suo lutto d'amore: il triumviro Marco Antonio l'ha ripudiata per sposare la sorella dell'eterno rivale Ottaviano. Le vite dei due amanti sembrano destinate ad allontanarsi per sempre; ma nel suo viaggio di ritorno verso l'Egitto, la regina ha partorito due gemelli, e i rapporti di Antonio con l'imperatore si sono fatti di nuovo turbolenti. Nell'arco di poche, concitate settimane, l'amore che era stato sacrificato sull'altare delle ambizioni personali e della ragione politica torna a divampare, trascinando Antonio e Cleopatra in una nuova spirale di passioni. In questo romanzo Terenci Moix porta in scena gli splendori e le ombre dell'epoca classica, restituendoci il ritratto intimo e folgorante di una delle figure femminili più complesse della storia.
Immaginate di spiare dal buco della serratura le emozioni più intense di alcuni grandi personaggi della Storia. Immaginate una donna distrutta dall'abbandono del suo grande amore, un uomo che - oltre ad essere un grande condottiero - nasconde nell'intimo grandi fragilità che lo portano all'eccesso, immaginate anche l'altra donna che è pacata e posata, ma al tempo stesso si ritrova ignorata dal proprio marito.
Ora provate ad associare ognuno di questi personaggi a nomi noti del passato.
Cleopatra, faraone, donna forte e in grado di comandare il proprio popolo, ma al tempo stesso fragile quando è il cuore a muoverla.
Marco Antonio grande condottiero e al tempo stesso uomo che si abbandona anche ai suoi istinti, di cui ci vengono esposti anche i lati meno eroici.
Ottavia, donna indipendente, pratica, capace di accettare, di mettere al primo posto la propria dignità.
"Bisogna imparare fino in fondo cosa sia il dolore, anche tra le risate più false. E forse è proprio questo il senso del lutto per l'uomo, uomo che è sinonimo di follia. Cos'altro è stato il lutto di questa nave? Abbiamo tinto con colori di tenebra quello che la memoria custodisce come diamanti"
Non dire che era un sogno è un romanzo intenso, ricco, che ci mostra la Storia da un punto di vista differente. Un libro che ci mostra personaggi tridimensionali, mossi dalle emozioni e non solo da ragioni politiche. Personaggi che spogliati dai loro ruoli istituzionali, diventano esseri umani con le proprie debolezze e fragilità.
Non dire che era un sogno è una lettura su cui fermarsi, da assaporare, grazie anche a uno stile narrativo molto profondo, molto particolare. Tra le particolarità lo stile, che è differente anche grazie al soggetto che racconta gli eventi e che rende il lettore ancora più partecipe.
"Lo ricordo così bene che meriterei di essere frustrata per questo. L'ho dimenticato tanto da rimpiangere il tempo in cui riuscivo a ricordarlo con ancora più forza. L'ho amato così tanto che ora è impossibile amarlo come allora..."
Terenci Moix spoglia i grandi personaggi del passato dal loro alone di grandiosità e li rende per noi lettori esseri fallibili, persone capaci di lasciarsi muovere dalle emozioni, guidate dai sentimenti e dalle emozioni personali. Grandi amori, mosse politiche, accordi e la grandiosità di un'epoca lontana ma la cui magnificenza riecheggia ancora oggi.
Perché leggerlo → Per conoscere personaggi indimenticabili da un punto di vista inedito.
Buona lettura!
Il fatto che in questo libro vengano messi in luce i difetti, le paure e le debolezze di questi grandi personaggi del passato, rendendoli non entità astratte ma molto umane, è una delle cose che più ho apprezzato
RispondiEliminaSicuramente un libro particolare
RispondiEliminaun romanzo difficile che sono stata felice di leggere nonostante l'impegno che mi ci è voluto.
RispondiEliminaBello ma lento.
RispondiEliminaLa storia di Cleopatra è sempre affascinante, qui raccontata in modo particolare, a volte un po' lento ma interessante
RispondiEliminaCome te ho apprezzato molto la scelta dell'autore di rendere i personaggi molto umani
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