Reviewparty: Ps I Like You




«Stavo benissimo da sola. A volte lo preferivo davvero»


Ps I Like You
di Kasie West
Newton Compton

Trama
Il sogno di Lily è comporre canzoni. Scrive versi ovunque le capiti. Anche durante le lezioni che proprio non riesce a digerire, per esempio quelle di chimica. Almeno fino al giorno in cui l’insegnante, esasperato dalla sua disattenzione, fa sparire dal suo banco qualsiasi oggetto possa distrarla: tutto tranne un foglio e una penna per prendere appunti. Ma la passione è più forte di tutto. E così Lily inizia ad appuntare versi sul banco, sperando che nessuno se ne accorga. Qualcuno però la scopre. Qualcuno che legge e aggiunge parole alle sue, sul banco. A ogni lezione di chimica. Tre volte a settimana. Quella che nasce tra Lily e il suo misterioso interlocutore è una vera e propria corrispondenza, che la entusiasma, le dà energia e la spinge a trasformare quelle frasi in testi di canzoni. Quanto può durare la magia?





Ps I like you di Kasie West in uscita oggi per Newton Compton è la dolcezza: un libro che fa battere il cuore e tornare indietro nel tempo, magari proprio ai nostri 16 anni e ai primi amori.
Prendete una ragazza con la famiglia eccentrica e molto invadente, datele una chitarra e la voglia di comporre canzoni. Ecco i presupposti di questo romanzo che è riuscito a catturarmi e non mollarmi più.

«La mia famiglia dispone di ogni singolo istante del mio tempo... È come vivere una vita collettiva. Sono le persone che mi circondano a decidere del mio destino e a volte mi sento come se mi stessero trascinando dove vogliono loro»

Chi si ricorda l'emozione dei 16 anni? Io me la sento ancora addosso quella voglia di batticuore, quel desiderio di essere capita e amata per quello che sono. Come se la sente Lily, la protagonista di questo libro. 
Lily è sopra le righe, qualcuno la definisce un'hipster: canta, suona, scrive e cuce i suoi abiti. Lily è una ragazza anticonformista e questo di lei mi è piaciuto un sacco. Meno mi sono piaciuti i suoi pregiudizi, ma li ho capiti anche se non condivisi. Perché entrare nelle grazie di Lily è difficilissimo: il suo numero di amici si conta sulla punta delle dita, se a questo si aggiunge la necessità di essere sempre disponibile per occupazioni e obblighi familiari, capite bene il perché la sua vita sociale sia praticamente pari a zero.


Così inizia una strana corrispondenza fatta di musica e bigliettini fra lei e uno sconosciuto. Una di quelle situazioni in cui l'anonimato ci rende forti e capaci di aprire il nostro cuore senza filtri.
Questo è quello che mi è piaciuto tanto di questo libro: la capacità di raccontarsi, di dirsi tutto pur non conoscendosi. E poi mi è piaciuta la musica, la famiglia casinista di Lily, la sua voglia di creare e qui mi fermo per non fare spoiler.


Un libro che consiglio anche a chi è grande, perché ci permette di ricordare quanto fosse bello avere 16 anni e una marea di sogni e di emozioni.

Buona lettura!

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