Blogtour: Da domani mi alzo presto - Recensione e intervista


Iniziamo la settimana parlando di un libro che mi è piaciuto molto, si tratta di Da domani mi alzo presto di Simona Toma edito da Sperling & Kupfer

«Milano all'epoca era per me quell'attimo beato e irripetibile nella vita in cui non si lotta per la sopravvivenza, in cui mi sentivo aperta, spalancata verso tutta la meraviglia del mondo. E poi, all'improvviso, mi sono ritrovata depressa in pigiama e spalmata sul divano dei miei»

Da domani mi alzo presto
di Simona Toma
Sperling&Kupfer

Trama
Michela ha fatto il grande salto. Dalla sua Piccola Città del Sud è arrivata a Milano piena di entusiasmo e aspettative. L'ha amata da subito e, quando ha trovato impiego in una famosa agenzia pubblicitaria e anche un fidanzato, ha pensato che tutto quello che voleva era esattamente lì e in quel momento. Peccato che ora, dopo nove anni di vita nella metropoli, le tocchi fare ritorno al paesello, senza lavoro e senza fidanzato. A trentasei anni, quasi trentasette, è comprensibile che non l'abbia presa bene. E che si trascini dal letto al divano di casa dei suoi, fumando una sigaretta dietro l'altra e nutrendosi solo di Lexotan, non fa pensare che possa riprendersi in fretta dalla batosta. Per fortuna però ci sono l'inarrestabile cugina Giulia - l'unica in famiglia con uno stipendio fisso, quello che le passa l'ex marito - e una bimbetta di dieci anni sbucata un giorno sul pianerottolo. Sguardo vispo e parlantina sciolta, ma un fardello troppo grande per la sua età, Aurora vive sola con il papà, un bell'uomo schivo e dai modi un po' formali. Sarà lei a riscuotere Michela dal suo torpore e, con la saggezza dei dieci anni, a farle capire che la vita ti regala di continuo nuove occasioni. Basta saperle cogliere.





Cosa fare quando tutto nella nostra vista precipita? Michela, che ha perso lavoro e fidanzato in un colpo solo, decide di tornare a Piccola Città (Lecce) dalla grande Milano e lì di leccarsi le ferite a casa dei genitori. Anzi, più che leccarsi le ferite la protagonista di Da domani mi alzo presto di Simona Toma, si imbruttisce sul divano e si piange addosso.
Una storia quanto mai attuale quella raccontata dall'autrice, che ci porta a riflettere sulla precarietà della vita, su come tutto possa cambiare da un momento all'altro, su come anche ciò che sembra solido possa crollare come un castello di carte. A Michela succede questo, ma non solo, perché nella perdita dei suoi punti fermi incontra Aurora. Aurora è l'elemento chiave del libro di Simona Toma, è quella che fa la differenza: 10 anni e una capacità di guardare dentro le persone.

«Andare a lezione di vita da lei è stato un enorme privilegio»

Aurora è quella persona che tutti vorremmo avere come guida nei momenti difficili: nonostante la sua giovane età ha già una saggezza innata dentro di se. Scrive su un quaderno per non dimenticarsi nulla dei ricordi belli, scrive le cose che la rendono felice: si costruisce una base solida di felicità di cui non avere paura.

«Ho deciso di avere pazienza con i miei ricordi, di trattarli con tenerezza, non mi spaventano più»

Mi è piaciuta Michela, una protagonista che mostra la sua fragilità ed è così profondamente umana, ho adorato Aurora, ma tutto il cast di personaggi che compongono Da domani mi alzo presto è degno di nota: ognuno ha le sue caratteristiche e peculiarità e diventa un tassello importante del romanzo.
La scrittura di Simona Toma è impregnata di ironia, scorrevole e rende questo romanzo il libro perfetto per strappare qualche sorriso e spingerci a riflettere.

«Lo devi mollare, questo paracadute, perché è vero che ti impedisce di cadere, ma ti impedisce anche di volare»

Da domani mi alzo presto parla della mia generazione, quella che va dai 30 ai 40 anni, e delle difficoltà che ci ritroviamo a dover affrontare in questa epoca di incertezze economiche ed emotive e lo fa con leggerezza, ma senza sottovalutare il problema. Per questo è un libro che va letto, perché parla di noi anche se non riporta direttamente la nostra storia!
Buona lettura!
E ora il pezzo forte della mia tappa, ovvero l'intervista all'autrice.



Quando nasce la Simona scrittrice? E "Da domani mi alzo presto", invece, com'è nato?
La Simona scrittrice nasce per puro caso.
Nel novembre del 2009 Francesco Gungui, bravissimo scrittore tra le altre cose, lavorava come editor in Mondadori e si ritrovò tra le mani una mia prova di scrittura, un brogliaccio di parole ancora lontanissimo dall’essere un libro. Gli piacque il mio stile e mi propose un contratto con Mondadori.
Una specie di favola, insomma.
Da domani mi alzo presto è nato dall’osservazione di un dato di realtà: i 30/40enni in crisi economica ed esistenziale costretti a ritorni di varia natura e genere.
È un dato generazionale e sociale su cui non si è avviata ancora una seria riflessione.


Racconti una storia frequente e che fa paura a molti: perdere il lavoro, perdere l'amore fare un "passo indietro". Secondo te qual è la ricetta per riprendere in mano le redini della propria vita dopo un momento difficile?
Secondo me, bisogna concedersi il tempo del dolore, dello smarrimento, senza farsi troppi sensi di colpa. Il tempo è l’unica cosa che rimette tutto nella giusta prospettiva.
Poi si tira un bel respiro e adelante con juicio.


È una storia attuale e vera, quanto la senti tua?
È una storia che sento abbastanza mia, l’attacco riprende certe mie vicende ma poi Michela se ne va per la sua strada.


La saggia della storia è la piccola Aurora, una bimba di dieci anni: ci dici qualcosa di lei?
Aurora si forma nell’osservazione di una bambina magica che da dieci anni esiste nella mia vita, figlia di amici, amata nipotina, con cui spesso mi trovo a parlare con vigore e a livelli sostenuti di libri e altre cose della vita. Si chiama Giulia e credo che abbia già letto più libri di me e io sono decisamente una fortissima lettrice!


E invece cosa ci puoi raccontare della protagonista Michela?
Michela è una donna che ha perduto momentaneamente il suo centro, sopraffatta dagli affanni e non più capace di tenere il passo rispetto agli eventi.
Michela si perde, semplicemente, ma lo fa, tutto sommato, in maniera attiva, con una gran voglia di rimettersi in bolla.


Il personaggio che più ti assomiglia nel libro?
Devo dire che questa volta, più che con gli altri romanzi, mi è capitato di “infestare” quasi tutti i personaggi, ex fidanzato compreso.
Sono ovunque!


Ci dici tre tuoi buoni propositi #DaDomani?
“Da domani smetto” come buon proposito generico rispetto a tutte le persone e situazioni tossiche anche se, devo dire, che con le persone ci sono già quasi completamente riuscita.
“Da domani yoga e meditazione”
“Da domani metterò con regolarità la crema idratante dopo la doccia”.


Salutiamo i lettori con quella che tu consideri una citazione importante di "Da domani mi alzo presto"?
Una frase che dice Aurora, probabilmente: "Gli adulti perdono solo tempo in cose molto stupide, tipo parlare male degli altri e stare chiusi in casa quando fuori è una bella giornata".

Ringrazio Simona per la disponibilità e ora non mi resta che suggerirvi di continuare a seguire il blogtour di questo fantastico libro, ecco il calendario











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