Emanuele Lagomarsino e i suoi "Dieci Racconti Brevi", la prima raccolta di racconti dello scrittore ligure, un insieme di personaggi e di situazioni, scaturite dalla sua penna così come i pensieri che fuoriescono dalla mente della figura in copertina, creata splendidamente da Ilaria Trucco.
Zera Messier, con il suo "La Polvere nel cosmo", romanzo da leggere con occhi attenti, immergendosi completamente nel pulviscolo di stelle che fuoriesce dalla splendida copertina creata da Tatiana Sabina Meloni, trasportati dallo stile delicato ma ricercato dell'autrice.
Zera Messier, con il suo "La Polvere nel cosmo", romanzo da leggere con occhi attenti, immergendosi completamente nel pulviscolo di stelle che fuoriesce dalla splendida copertina creata da Tatiana Sabina Meloni, trasportati dallo stile delicato ma ricercato dell'autrice.
Scopriamoli assieme
Dieci racconti brevi
di Emanuele Lagomarsino
Trama
Dieci racconti che condensano in poche righe una miriade di sentimenti, modi di vivere e di intendere la vita. Alcuni sono al limite del soprannaturale, dell'impossibile, altri potrebbero tranquillamente prendere vita ora, in questo momento, in qualunque parte del mondo. Dieci racconti, dieci spaccati di vita, dieci storie da leggere e nelle quali immergersi, trovando un pezzettino di noi in ognuna di esse.
Breve estratto:
L'Autore si sente in dovere innanzitutto di dare delle spiegazioni su quanto leggerete in questo breve manoscritto e non pretende che ciò sia la trasposizione totale del modo di pensare e del vivere correttamente. L'Autore non deve insegnare nulla a nessuno e anzi, per primo deve imparare ancora molte cose sul come stare al mondo in maniera retta. Ad alcuni di voi potrebbe non andare a genio un qualche ragionamento, ma questi brevi racconti condensano in poche righe una miriade di sentimenti, modi di vivere e di intendere la vita, alcune storie sono al limite del soprannaturale, dell'impossibile, oppure vicende che potrebbero tranquillamente accadere ora, in questo momento, in qualunque parte del mondo, anche a noi, ai nostri cari.
L'Autore vuol inoltre fare presente che, per quanto il racconto breve possa essere il metodo migliore per poter raccontare uno stato d'animo, egli non apprezza granché il genere poiché non regala l'emozione dell'affezionarsi a una trama o a un personaggio in particolare, tranciando di netto ogni relazione costruita con la vicenda narrata, nel preciso momento in cui si batte sul foglio l'ultimo "punto".
Tutto ciò per dirvi che, essendo l'Autore praticamente all'oscuro delle tecniche di scrittura dei racconti (ma anche della scrittura in generale, oserei dire), vi presenta le sue più sentite scuse in anticipo, onde evitare il tiro mancino del trovarvele a fine libro e dovervele sorbire come il resto della premessa (sperando non sia così, né che vogliate la testa del responsabile di questo scritto). Oltretutto il racconto è controproducente anche in termini di resa letteraria: Dio solo sa quante idee l'Autore si è bruciato solo con questo breve libricino.
Spiace dover far terminare questo breve spazio, soprattutto perché all'Autore piace da morire utilizzare il "plurale maiestatis", che per chi non sa di cosa si tratti, è il parlare di se stessi in terza persona. Fa molto imperatore di un qualche sterminato regno. Ovviamente, neanche a dirlo, ogni riferimento a fatti, luoghi o persone è puramente casuale, però, se per caso vi ritrovaste in un personaggio, una situazione o anche solo in una sola parola, vorrà dire che il mio compito è stato svolto nel migliore dei modi.
Sperando di non avervi inconsciamente spinto ad abbandonare la lettura di questa raccolta, l'Autore augura comunque un buon proseguimento a tutti coloro che hanno davvero voglia di vivere la vita, di non accomodarsi sulla confortevole poltrona dell'agiatezza e della monotonia del vivere, di espandere i propri confini mentali e di diventare persone sempre migliori.
La polvere nel cosmo
di Zera Messier
Trama
Due ragazzi che si incontrano nel susseguirsi degli eventi della vita. Due anime che entrano in contatto ed esplodono come in un Big Bang. Ray e Luna. Un giovane gigolò per puro piacere, una giovane scrittrice in carriera. Entrambi, un disastro. A raccontare la loro storia, un narratore inconsueto: il Cosmo. È solo una storia d’amore, vista con gli occhi dell’Universo…
Breve estratto:
Ho commesso un errore di distrazione, lo ammetto. Qualche volta capita e questo di sicuro non è stato il primo.
Mi sono voltato per 9192631770 periodi stando all'atomo di cesio, un secondo puro e semplice, e si è verificato un disordine spettacolare di polveri accelerate, rocce e luci caleidoscopiche, insieme a un grande scoppio. Quella svista si fa sentire ancora, da qualche parte nell'universo, come un'onda di risveglio e di vita che pensa solamente ad investire tutto col suo suono. Forse è quel che mi merito per non aver prestato la giusta attenzione, ma in men che non si dica, lì dove prima galleggiavano nel loro senso stelle e meteoriti, ora volge in giro un pianeta, sembra persino bello nei suoi due colori predominanti di verde e azzurro, anche se devo dire che è piuttosto rumoroso. Però è divertente, si merita quindi un nome che lo sia altrettanto, Terra suona abbastanza buffo? Direi proprio che mi va a genio, e allora Terra sia!
Cosa sono invece quei puntini?
Vedo sulla piccola Terra un gruppo disunito di stelline che raramente brillano se prese in sé, e ancor più difficilmente irradiano pregevoli luci così graziose quanto le millemiliardi di altre loro sorelle, sparse qua e là nel mio grembo. Ma non sono astri, loro sono fiaccole che si spengono e accendono come minuscole galassie, credo sia per questo che la sfera azzurra gira e smuove il vento ravvivando la loro fiamma, sperando che non si spenga. Guarda come corrono veloci le nuvole! Si inseguono, viaggiano, giocano con le stelle a chi non ha più un orizzonte nel cielo buio.
Certo però che laggiù è un gran casino. C'è talmente tanta confusione da venire addirittura attirato da quei granellini di polvere, formiche luccicanti, strani scherzi curiosi, penso io. È un peccato, perché credo sia il caso di tornare a quel che stavo già facendo e lasciarli perdere, dunque volto loro le spalle.
Un momento… sta accadendo di nuovo! Questa volta è qualcosa di diverso.
Ecco! Proprio adesso un secondo grande scoppio, molto meno appariscente, addirittura semi-invisibile e completamente muto, veloce come un lampo ma devastante quanto un uragano. Hey tu, piccoletto, insomma non posso proprio perderti di vista! Che cosa stai combinando? Se proprio devo, fammi almeno dare un'occhiata più da vicino.
Chi sono quei due? La detonazione proviene da loro, ne sono certo. È anche bruciato qualcosa, qualcosa di invalicabile. Che sia la distanza?
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