Nella prima parte del romanzo ci troviamo nella Genova del 1957. Non esistevano gli smartphone e i giochi elettronici e nei pomeriggi dopo la scuola la riva sotto Ponte Carrega si popolava di ragazzini in calzoni corti con le ginocchia perennemente sbucciate.
Maria Viani quarant’anni dopo sta eseguendo le analisi per un trapianto di organi di un uomo entrato in coma per un colpo di arma da fuoco. Ma qualcosa non quadra. Si tratterà veramente di suicidio?
Altro salto temporale. Genova, 17 aprile 1970, nei giardini antistanti alla Stazione Brignole durante un comizio di Giorgio Almirante una ragazza viene colpita alla testa da una bottiglia di vetro riempita di terra. Le condizioni gravi la portano ad una drammatica morte.
Su questi tre livelli temporali si dipana la trama del nuovo appassionante noir di Maria Teresa Valle.
I ragazzi di Ponte Carrega
di Maria Teresa Valle
Fratelli Frili
Trama
Genova 1990. Maria Viani, sta eseguendo le analisi necessarie per il trapianto degli organi di un donatore, Massimo Ghini, entrato in coma per un colpo di arma da fuoco. Le forze dell'ordine hanno stabilito che si tratta di suicidio. Ma è davvero così? Sia l'ex moglie dell'uomo, scarcerato da poco dopo aver scontato una pena per appartenenza a bande armate, che il suo datore di lavoro e amico, non sembrano convinti di questa tesi. Anche Maria Viani, compilando un rapporto per il Ministero della Sanità, si imbatte in una strana coincidenza che la fa dubitare di questa presunta verità. Non le resta che tentare di convincere l'amico Sergio Cantini, tornato da poco a Genova in veste di commissario, a riaprire l'ichiesta di questa e di altre morti. Riuscirà la nostra biologa a vederci chiaro o si farà confondere da un pregiudizio? Sullo sfondo di una Genova di periferia dove una storia legata a un recente passato torna prepotentemente a galla, vecchi e nuovi personaggi intrecciano le loro storie con un fil rouge che le unisce e conduce verso un tragico epilogo.
Posta un commento