«Chi non riesce più a stupirsi, inaridisce il suo cuore»
Il segreto di Riverview College
di Susanne Goga
Giunti
Trama
Dopo il grande successo di I misteri di Chalk Hill, Susanne Goga torna con un romanzo avvincente, pieno di passione e mistero.
Londra, 1900: dopo la morte prematura dei genitori, Matilda Gray ha promesso a se stessa di diventare una donna forte e indipendente, e finalmente ha realizzato il suo sogno: lavorare come insegnante di letteratura in un istituto esclusivamente femminile, il prestigioso Riverview College, che si erge imponente dietro una cancellata decorata da unicorni e centauri. Ma al rientro dalle vacanze estive, una notizia inaspettata accoglie Matilda: Laura Ancroft, una delle sue allieve più esuberanti e dotate, è partita per un viaggio con il suo tutore e non rientrerà a scuola. Proprio Laura che, con tutta la passione e il coraggio dei suoi diciassette anni, recitando i versi di una poesia aveva confessato a Matilda di essersi innamorata di lei. Qualcosa però non quadra: perché nessuno, nemmeno la compagna di stanza di Laura, ha più avuto sue notizie? E perché la preside vuole a tutti i costi mettere a tacere la vicenda? Poi, una mattina di ottobre, Matilda riceve una cartolina e scopre sotto i francobolli un messaggio cifrato, che la conduce proprio nella stanza di Laura: lì si nasconde un vecchio diario segreto. Chi è l’autrice di quel diario che data addirittura 1600? E cosa c’entra tutto questo con la scomparsa di Laura?
Siamo nella Londra dei primi del Novecento, una città che vede la società divisa fra vecchie abitudini e un nuovo modo di vedere il mondo.
È un periodo di profondi cambiamenti, in particolare per quanto riguarda una nuova concezione della figura femminile, ma anche dal punto di vista politico, infatti nel romanzo si incontrano anche donne (ma non solo) che prendono posizione nei confronti della politica colonialistica. In questa situazione si inserisce il romanzo scritto dalla Goga, un libro che, con sapienza mescola il giallo con la narrativa.
I personaggi sono ben delineati (QUI trovate parte del Dreamcast) e dalla metà del libro la narrazione non è unicamente nelle mani della protagonista, che in alcune parti lascia la parola anche a un altro personaggio affascinante e ricco di sfaccettature: il professor Fleming
Lo stile è ricco, le descrizioni sono accurate. L'autrice ci accompagna in un viaggio straordinario, ma con i suoi tempi. Un aspetto, questo, che all'inizio mi ha rallentata, ma che ho saputo apprezzare sempre di più mentre procedevo con la lettura.
Consigliato a chi ama le lotte sociali, la storia e i misteri
Buona lettura
Altro argomento trattato - e in questo caso in punta di penna - è quello dell'omosessualità. L'autrice ne parla spesso, a partire dalla dichiarazione della giovane Laura, fino alle reazioni sulla morte di Oscar Wilde. Il suo punto di vista è evidente ed è interessante notare come dia voce alla sua opinione attraverso alcuni dei personaggi femminili più emancipati del libro: Matilde e la sua padrona di casa e scrittrice Mrs. Westlake
I segreti del Riverview College non è un libro veloce, almeno per quanto mi riguarda: la storia cattura, ma durante la lettura l'ho dovuta centellinare e non perché non fossi curiosa di scoprire cosa sarebbe accaduto.
I segreti del Riverview College non è un libro veloce, almeno per quanto mi riguarda: la storia cattura, ma durante la lettura l'ho dovuta centellinare e non perché non fossi curiosa di scoprire cosa sarebbe accaduto.
Mi ha affascinato seguire le indagini di Matilda, una giovane insegnante che si trova a dover comporre i pezzi di un intricato puzzle, i cui avvenimenti chiave sono accaduti 200 anni prima.
Mi è piaciuto seguirla in un percorso alla scoperta di Londra, delle sue numerose pelli e dei suoi tanti misteri.
Mi ha appassionata l'attenta analisi della condizione femminile in una metropoli all'inizio del Novecento.
«Niente, in questa città, è quello che sembra.
Sotto, o dentro, si nasconde sempre qualcosa di antico»
I personaggi sono ben delineati (QUI trovate parte del Dreamcast) e dalla metà del libro la narrazione non è unicamente nelle mani della protagonista, che in alcune parti lascia la parola anche a un altro personaggio affascinante e ricco di sfaccettature: il professor Fleming
Lo stile è ricco, le descrizioni sono accurate. L'autrice ci accompagna in un viaggio straordinario, ma con i suoi tempi. Un aspetto, questo, che all'inizio mi ha rallentata, ma che ho saputo apprezzare sempre di più mentre procedevo con la lettura.
Consigliato a chi ama le lotte sociali, la storia e i misteri
Buona lettura
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