I martedì delle ragazze: citazioni e tazze di tè

Eccoci con la rubrica che condivido con Deb di Leggendo Romance e Isa de Il Bosco dei sogni Fantastici: sedetevi con noi per una buona tazza di tè e le nostre citazioni preferite della settimana


Deb: «Gran parte degli uomini passa il proprio tempo a negarsi possibilità, non comprendendo che la follia è l’unica occasione per sfuggire alle briglie della realtà.»
Tratta da Alice from Wonderland di Alessia Coppola (Dunwich)
Questa frase mi piace perché penso che un pizzico di follia sia l'ingrediente che serve per buttarsi nelle situazioni e spesso riuscire a realizzare cose che non avremmo mai immaginato possibili
Isa: "Correre è un po' come lasciarsi andare". Aveva ragione. "Guarda i bambini", proseguì, "corrono tutto il giorno, se ne fregano se ritornano a casa sudati e sporchi, perché il loro scopo è giocare e divertirsi, non pensare. Invece gli adulti sono troppo impegnati a mantenere una buona immagine di sé, sono rigidi, non si lasciano più andare". 
"Tentazioni", di Argeta Brozi - Ed. Newton Compton 
Ho scelto questo passaggio poiché credo abbia un significato molto profondo: i bambini non hanno preconcetti, sono liberi e tranquilli in ogni singola parte di sé, mentre noi adulti tendiamo ad essere diffidenti, inquadrati e molto meno rilassati, nel fare tante cose. A volte, forse, dovremmo pensare di meno e, come in tal caso, correre e lasciarci andare.

Virgi: “La carta pesa. Chiunque si sia mai trovato a maneggiarla lo sa. La faccenda del peso specifico varrà anche per la carta bianca, la carta intonsa, ma il fatto è che la carta ha questa proprietà tutta sua, questa reattività chimico-emotiva per cui appena ci scrivi qualcosa sopra il suo peso cambia, e così le quattrocentonovanta pagine della Pietra del vecchio pescatore diventano un mazzolino di margherite, mentre le centotrenta di Uomini e topi un macigno che ti impedisce di rimetterti in piedi per mezza giornata anche dopo che l’hai chiuso".
"Scrivere è un mestiere pericoloso" di Alice Basso Garzanti 
Ho amato questo passaggio perché l'autrice riesce a spiegare il valore della parola su carta, la bellezza dei libri, quelli che ti parlano dottamente a cuore, testa e pancia. Il peso specifico emotivo e culturale che è quello che fa la differenza

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