"Le dissi che l'amavo una sera che c'era la luna. Era piena, bianca e sfrontata. Incurante delle vicende umane, continuava a brillare in cielo e ad illuminare le tane di noi animali, che ci sbranavamo dilaniando le nostra carni peggio dei lupi"
Si sta facendo tardi
di Sandra Ceccarelli
Intermedia Edizioni
Trama
Così come era solita fare da bambina, la donna, guardando la varia umanità che la circonda, prova ad immaginare la loro vita, la costruisce. Compaiono di fronte ai nostri occhi una madre ex anoressica, un ex partigiano con molti morti sulla coscienza, un marito infedele e tanti altri personaggi. Ci chiedono di ascoltarli, di ascoltare le loro storie, le loro paure, i loro peccati. Come in un caleidoscopio, dove le forme singole compongono in prospettiva la figura maggiore, i personaggi di questo libro disegnano l’indicibile volto di un periodo: il nostro, quello che stiamo vivendo. Impietoso, frettoloso, fatto di un tempo fluido che ci inghiotte e ci fagocita perché per tutti si sta facendo tardi.
***
Il vagone di un treno della metropolitana come un microcosmo del mondo attuale, è quello che ci porta a vedere "Si sta facendo tardi" interamente ambientato in un vagone durante una corsa in metropolitana. Mi è capitato spesso di fermarmi a osservare le persone e a cercare di immaginare la loro vita, i loro pensieri. Ed è esattamente quello che fa la protagonista del romanzo di Sandra Ceccarelli. Guarda l'umanità che la circonda nel corso del suo quotidiano viaggio per andare a lavoro, mentre il tempo trascorre scandito dal suo timore di fare tardi. E quello che prova ad immaginare sono tante storie, che le scorrono sotto gli occhi mentre i passeggeri continuano ignari il loro percorso, scendendo o salendo nella loro stazione.
Alcune di queste storie mi hanno toccata profondamente, come quando viene affrontata la malattia e i timori che ogni attimo possa essere l'ultimo, o come quando si ascoltano le storie di vita di un anziano che ricorda il suo periodo da Partigiano e la nascita dell'amore con la moglie. Piccoli frammenti di vita, flash delle esistenze di perfetti sconosciuti che aiutano a riflettere sulla propria, su come usiamo il tempo che abbiamo a disposizione. Quello che mi ha insegnato la storia della Ceccarelli è di fare in modo di non sprecare il mio tempo, ma goderlo (se possibile) passo dopo passo.
Buona lettura
"Temo" che finirà nella mia interminabile lista! Bella recensione, complimenti! Sara (Su Instagram sono With a Spoonful of Sugar) :-)
RispondiEliminaCiao Sara, grazie! In bocca al lupo per il concorso di Grazia, ti ho votata :)
EliminaQuesto libro mi sembra molto interessante e originale. Anche a me succede di immaginare le vite degli altri quando sono in metro e di creare delle storie intorno a delle persone. Mi trovo in sintonia con questo libro, che è finito dritto dritto in WL :)
RispondiEliminaGrazie della segnalazione, baci
Ciao Simo, lo trovo un modo molto interessante di passare il tempo :) e lo faccio anch'io molto spesso
EliminaBaci
Anch'io, dovevo viaggiare tutti i giorni sui mezzi per recarmi al lavoro, mi fermo talvolta ad osservare le persone, sul treno, in metro, ecc.
RispondiEliminaMolto bello il messaggio contenuto in questo romanzo: una lezione da tenere a mente tutti i giorni!
Lo penso anch'io, momento dopo momento :)
EliminaBaci
Sembra splendido!
RispondiEliminaE' una cosa che faccio ancora adesso, quella di immaginare le vite attorno a me in treno o sui mezzi pubblici <3
Grazie di averlo segnalato!
Siamo in tante allora con la stessa mania.
EliminaBaci :)