Recensione: Tu che salvi per tua grazia di Rosa J. Shalott



Oggi facciamo un viaggio nel passato con la recensione di Tu che salvi per tua grazia di Rosa J. Shalott edito da Cigno Nero che ringrazio per la copia digitale. 


Titolo: Tu che salvi per tua grazia

Autore: Rosa J. Shalott
Editore: Cigno Nero
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TRAMA

Veneto, 1786. In un'epoca in cui le donne non hanno diritto al talento, un uomo salva un'orfana da una vita di stenti e le dona quanto di più prezioso possa offrirle: un'opportunità. E un amore impossibile. Sullo sfondo voluttuoso e tormentato di un'Europa in declino, Rosa J. Shalott racconta una storia d'amore e di salvezza.



RECENSIONE

Facciamo un salto nel passato con un romanzo storico che ci porta in un'epoca lontana. Siamo nel Veneto (da dove, poi, ci sposteremo) nel 1786, qui incontriamo il protagonista di questa storia: Gabriele Van Etienne un uomo dal passato misterioso che, partendo dal nulla, è riuscito a mettere da parte ricchezze e a cambiare il proprio presente. Proprio per questo, probabilmente, sente il bisogno di riscattare anche altri bambini, di dargli i mezzi per cambiare la propria vita. E nel gruppo che sceglie per dare il via a una sorta di convitto c'è anche una giovane ragazzina senza nessuno al mondo: Emone. 
A lei fa il dono più grande: l'emancipazione. E lo fa dandole gli strumenti per essere una donna capace di vivere nel mondo. Le insegna la musica e ne plasma un'artista destinata al successo.

Nessuno conosceva le circostanze che avevano trasformato il ladruncolo orfano e rozzo in un signore distinto e affascinante. Era un segreto che Gabriele celava con cura perché riguardava quella miseria da cui proveniva, e che ora lo ripugnava.

Sono silenziosi i due protagonisti di questa storia, a tratti indecifrabili. Riescono a scriversi ogni giorno, ma a stare lontani tanto a lungo da far male. Riescono ad andare contro il destino e le trame di altri personaggi, ma sembra quasi che non riescano mai a raggiungersi del tutto. E quando le parole non arriveranno a dire tutto, usano la musica per confessarsi i segreti del cuore. 

Chissà quale luccichio nei suoi occhi, che qualcun altro avrebbe scambiato per sintomo di dispetto o di capriccio, l’aveva convinto di avere davanti una persona come lui: caparbia, incontentabile, in lotta con il destino per principio.

Tu che salvi per tua grazia è un romanzo struggente, come solo una vita all'inseguimento dei propri sogni può essere, come può essere solo un'esistenza fatta di momenti altissimi e di cadute rovinose che coincidono con i grandi eventi della Storia. Questo sono Monsieur ed Emone: prima maestro e studentessa, poi con la maturità qualcosa di meraviglioso e sfuggente. Mi piace pensarli come una stella cadente che brilla per l'istante in cui ci è permesso vederla. Loro sono la stessa cosa: un barlume, un attimo, un flash di profonda bellezza.

Amava Emone e la sua musica perché riusciva a mettere in sequenza quei sentimenti e quei pensieri che lui aveva inseguito per anni, con scarsi risultati, sui tasti di un pianoforte.

Musica, corti, salotti della nobiltà, amori non corrisposti e sentimenti struggenti in un viaggio che dal Veneto ci porta in Inghilterra, in Campania e nuovamente in Veneto. Un viaggio contro le regole dell'epoca, un viaggio di emancipazione e al tempo stesso un  viaggio all'inseguimento di un amore doloroso, totale, sfuggente.
Un registro narrativo ricercato, una prosa attenta, rendono Tu che salvi per tua grazia di Rosa J. Shalott un romanzo che fa immergere il lettore in un passato lontano.

«Invece siete stato un bravo insegnante. Troppe persone parlano molto senza esprimere niente. Voi, senza parlare, avete detto tante cose. Tutti quelli che adesso vi sono intorno vi vogliono davvero bene.»

Perché leggerlo →  Perché è il romanzo che fa per voi se cercate un libro che vi faccia immergere in un'epoca ormai lontana.

Buona lettura!


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