Ecco la sua recensione.
Mentre
la vita corre
di Beatrice Mariani
Sperling&Kupfer
Trama
Elisa e Stefano, romani, quarantenni già da un po', si svegliano ogni mattina con un solo scopo: portare avanti le proprie famiglie complicate. Si incontrano sul lavoro per caso. Finiscono a letto senza farsi domande e soprattutto senza nessun piano per il dopo. Entrambi già feriti dalla vita, sono immersi e sommersi in una quotidianità senza respiro. Per lei: un ex marito difficile da odiare anche se ha messo incinta un'altra donna, due figli piccoli, una madre invadente che dispensa consigli non richiesti e una montagna di sensi di colpa. Per lui: una figlia adolescente tanto ribelle quanto bisognosa di affetto, un'ex moglie rancorosa e una carriera di successo e fatica nella quale dimenticare tutto quello che non va, compreso se stesso.Troppo pericoloso mescolare questi due mondi già in equilibrio precario: il rischio di esplosione è altissimo. Nel tentativo di dimenticarsi, finiscono però per avvicinarsi sempre di più. L'esistenza, si sa, ama i colpi di scena e li aspetterà al varco con tragedie inaspettate e cambiamenti repentini.Un romanzo delicato e contemporaneo che racconta di noi e delle nostre fragilità, di quanto sia difficile dare una seconda chance alla vita quando il passato pesa come un macigno. Una possibilità, forse l'unica, c'è. Ed è l'amore.
Se scegli la strada della correttezza, poi la devi seguire, costi quel che costi. Non si dividono i fratelli, non si chiede ai bambini di scegliere tra mamma e papà. Si soffre, si ingoia, si accetta.
Due anime che si incontrano, due vite già in balia di un equilibrio poco stabile. Due famiglie frastagliate, due genitori che cercano di tenere insieme i pezzi delle loro esistenze e di quelle dei figli. Come possono trovare il tempo anche per loro stessi?
Elisa rimase stordita, in mezzo alla carreggiata. No, non poteva permettersi nessuna sciocchezza, né la minima disattenzione. Il suo compito rimaneva alzarsi ogni mattina e far sì che i bambini crescessero sicuri, fidandosi ciecamente di lei e di Carlo, prima di capire che schifo ci sia là fuori.
Elisa ha poco meno di cinquant’anni, due figli piccoli, Laura e Lele, una sorella ancora alla ricerca della felicità, Valeria, una madre impicciona, Wanda, e, soprattutto, un ex marito, Carlo, che ha avuto una figlia da un’altra donna. È piena di paure e si sente perennemente in colpa, per tutto e per tutti. Ha un’ottima posizione lavorativa che un giorno, per caso, le fa conoscere Stefano.
Stefano era rimasto incastrato nel mezzo, combattuto tra il desiderio di avere la figlia con sé, la paura di non essere in grado e il senso di colpa di separarla dalla madre.
Stefano, coetaneo di Elisa, una madre altrettanto presente, Maria, una figlia adolescente, Julie, che ha deciso di vivere con lui a Roma invece che con la madre Angélique a Parigi, dove è nata e dove ha tre fratellini piccoli. Stefano lavora per il Ministero dell’Economia, è molto bravo e apprezzato nel suo campo, ed è sempre in giro per lavoro. Non ha legami fissi, e come potrebbe?
Morire di dolore. Non ci aveva mai creduto. Gli era sempre sembrata un’immagine fascinosa e romantica, ma irreale. Si muore di malattia, di incidente, non di sentimenti.
Bastano poche parole e un lavoro fatto di corsa a tarda sera per avvicinare Elisa e Stefano e per far scattare qualcosa che non ricordavano di poter provare. Una nuova speranza per Stefano, tanti dubbi per Elisa, che nonostante i suoi sentimenti, fatica a lasciarsi andare del tutto, troppo in ansia nei confronti del resto della sua vita.
E poi c’è il dolore inaspettato che squarcia all’improvviso, che rimescola le carte, che rimette in discussione tutto quanto. La famiglia prima di tutto, i figli prima di tutto. La priorità sono loro, la loro serenità. Ma fino a che punto?
C’era stata una vita, lontana e spensierata [...]. Poi, però, c’erano stati la vita vera [...] e i quasi vent’anni con Carlo [...]. Ora c’era [...] soprattutto la consapevolezza di essere ormai una madre, una che non può permettersi errori e leggerezze, nemmeno piccole divagazioni, perché ogni battito d’ali che l’avesse sfiorata sarebbe potuto diventare tempesta nella vita delle uniche due persone al mondo che contassero al mondo.
Diversi i temi che vengono affrontati in questo libro: la difficoltà di ricominciare dopo tanti anni, di lasciarsi andare e di avere fiducia. La responsabilità verso i figli, i quali non dovrebbero mai subire i dissapori tra i genitori. La malattia, la morte, gli inciampi della vita.
"Mentre la vita corre" è sì un romanzo che parla d’amore, ma lo fa nel suo senso più ampio: amore fisico ma anche e soprattutto amore per la vita, per la famiglia. Stefano ed Elisa sono l’esempio di come la vita non sia sempre tutta rosa ma, spesso, è fatta di compromessi, di rinunce, di scelte. E il risultato di queste nostre scelte.
Perché leggerlo → Per tornare a capire quali siano le cose importanti della nostra vita.
La vita è solo futuro.
- Annalisa -
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