Oggi parliamo di un libro magico, magico perché con illustrazioni e parole ci racconta di una donna straordinaria, dal talento innegabile e la cui vita è stata piena di passione per la sua arte: Maria Callas!
Scopriamo insieme il Picture book che le ha dedicato la Hop edizioni e che è arricchito dalle splendide illustrazioni di Amalia Mora.
Se un episodio può essere individuato come quello che ha segnato il destino di Maria, bisogna pensare a quella sera di maggio in cui, a dieci anni, suona e canta La paloma. Le finestre sono aperte e tantissima gente si accalca in strada per ascoltarla e quindi applaudirla.
La Callas
di Amalia Mora
Hop Edizioni
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Potenza espressiva della voce, drammaticità interpretativa, un fuoco dentro che divampava fino a consumarla: Maria Callas è stata la più grande cantante lirica, il modello inarrivabile con cui ogni nuova stella dell'opera ha dovuto e deve ancora oggi confrontarsi. Non cantava, interpretava, anzi creava e per questo tutti i ruoli da lei portati sul palco sono ancora oggi suoi. Puntando sempre al cuore, ha rivoluzionato l'opera, ha infuso la vita nella musica e portato ogni spettatore a misurarsi con le proprie emozioni. Logorata dalle contraddizioni, ha oscillato tra la fierezza in pubblico e il tormento privato per una perfezione a suo parere mai raggiunta, ha servito l'arte seguendo una passione che la spingeva avanti senza tregua: ogni performance per lei doveva essere migliorata.
La sua splendida e sfolgorante carriera è stata però punteggiata da momenti drammatici, rifiuti clamorosi, interpretazioni lasciate a metà, ritiri e ritorni. La sua vita privata è stata ugualmente degna del vissuto delle eroine da lei interpretate. Peregrina tra la Grecia, l'America, l'Italia e la Francia, ha amato e allontanato emotivamente una madre che l'aveva rifiutata alla nascita risarcendola dell'affetto solo quando il successo era arrivato, ha faticato per far apprezzare la sua voce, così diversa da quelle più accreditate nel "bel canto", è stata moglie rispettosa e devota del suo più grande sostenitore e impresario Titta Meneghini e poi amante appassionata dell'armatore Onassis, per cui lasciò musica e matrimonio per ritrovarsi sola quando il greco miliardario le preferì Jackie Kennedy. Sperimentatrice con Luchino Visconti di un nuovo modo di intendere l'opera, in senso più attoriale, e poi anche attrice del film di Pier Paolo Pasolini, Medea, la Callas ha suscitato ostilità con la stessa facilità con cui ha conquistato le platee di tutto il mondo. Ha vissuto la propria vita a metà tra la fiaba e la tragedia, morendo sola a Parigi, lasciandosi andare dopo aver sentito di non avere più nulla da dare, lei che alla lirica ha regalato il talento più grande di ogni tempo.
Amalia Mora interpreta Maria Callas con immagini intense e vertiginose, realizzate con una tecnica mista che unisce sfondi digitali a figure umane realizzate con pennello brush e finiture a china. Gioca mescolando scorci prospettici e ritratti potenti che ammantano la Divina dell'alone romantico che ne accompagna la storia.
Vivere è lottare senza scampo, è così per tutti. Cambiano solo le nostre armi e quelle usate a nostro danno
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