I selvaggi
di Sabri Louatah
Mondadori
Trama
Parigi, un sabato di maggio. La città è tappezzata di manifesti con un bel profilo, lo sfondo dell'eterna Francia di campanili e pale eoliche, e l'annuncio "Il futuro è adesso". Il paese ci crede. Per la prima volta crede a un candidato di origine algerina che rischia di diventare presidente. Saint-Etienne, quello stesso sabato di maggio. La turbolenta famiglia Nerrouche, francesi di origini cabile, prepara la grande festa per il matrimonio di uno dei figli. Stanno arrivando un numero incalcolabile di parenti. Una nonna che terrorizza tutti, figlie frivole e volubili, nipoti che si cacciano nei guai, mogli e mariti che non sono d'accordo su niente, cognate legate come sorelle di sangue, e una marmaglia di bambini sovraeccitati. Si corre ad aggiustare gli ultimi dettagli, si strillano richiami impazienti e isterici, si controllano i siti dei sondaggi politici, ci si abbraccia. Ma il giovane Krim, cugino e testimone dello sposo, è il più irrequieto: non la smette di andare e venire in preda a un'agitazione crescente di cui nessuno capisce le ragioni. È per via delle voci sull'omosessualità dello sposo? O piuttosto si tratta di quella fila di sms che Krim continua a ricevere dal suo misterioso cugino che non si farà vedere al matrimonio? In ventiquattro ore i fili della trama si imbrogliano e si sbrogliano innumerevoli volte e la collisione tra il destino della famiglia Nerrouche e le speranze della nazione diventa presto inevitabile. Come finirà questo chiacchierato e agitato matrimonio? Come reagirà la Francia se un rassicurante candidato musulmano dovesse vincere le elezioni? E se invece venisse ucciso?
Una storia nera
di Antonella Lattanzi
Mondadori
Trama
Roma, 7 agosto 2012. Il giorno dopo la festa di compleanno della figlia minore, Vito Semeraro scompare nel nulla. Vito si è separato da qualche tempo dalla moglie Carla. Ma la piccola Mara il giorno del suo terzo compleanno si sveglia chiedendo del papà. Carla, per farla felice, lo invita a cena. In realtà, anche lei in fondo ha voglia di rivedere Vito. Sono stati insieme per tutta la vita, da quando lei era una bambina, sono stati l'uno per l'altra il grande amore, l'unico, lo saranno per sempre. Vito però era anche un marito geloso, violento, capace di picchiarla per un sorriso al tabaccaio, per un vestito troppo corto. "Può mai davvero finire un amore così? anche così tremendo, anche così triste." A due anni dal divorzio, la famiglia per una sera è di nuovo unita: Vito, Carla, Mara e i due figli più grandi, Nicola e Rosa. I regali, la torta, lo spumante: la festa va sorprendentemente liscia. Ma, nelle ore successive, di Vito si perdono le tracce. Carla e i ragazzi lo cercano disperatamente; e non sono gli unici, perché Vito da anni ha un'altra donna e un'altra quasi figlia, una famiglia clandestina che da sempre relega in secondo piano. Ma ha anche dei colleghi che lo stimano e, soprattutto, una sorella e un padre potenti, giù a Massafra, in Puglia, i cui amici si mobilitano per scoprire la verità a modo loro. Sarà però la polizia a trovarla, una verità. E alla giustizia verrà affidato il compito di accertarla. Ma in questi casi può davvero esistere una sola, chiara, univoca verità?
Ecologia Affettiva
di Giuseppe Barbiero
Mondadori
Trama
Il sentimento di affiliazione che ci lega alla Natura, il sentirsi figli della Madre Terra, di Gaia, è innato ed è presente in tutte le culture umane, comprese quelle più tecnologicamente avanzate. Tuttavia nelle nostre società artificiali ormai molto lontane dal mondo naturale, c'è il rischio concreto che questa predisposizione innata non riceva più stimoli adeguati per fiorire. Fortunatamente stiamo scoprendo che Gaia, come una vera madre, agisce su di noi a un livello profondo, attivando la nostra attenzione involontaria e favorendo in questo modo la nostra rigenerazione psichica. Entra così in gioco l'ecologia affettiva: lo studio delle relazioni insieme affettive e cognitive che gli esseri umani instaurano con il mondo vivente e non vivente. Al richiamo di Gaia e del mondo naturale possiamo imparare a rispondere affinando i nostri sensi e le nostre capacità mentali con una pratica di meditazione di consapevolezza, la mindfulness, che si sta rivelando particolarmente efficace per ristabilire la nostra personale connessione con Gaia e con il mondo vivente. Leggere la Natura con cuore aperto, ascoltare la Natura con la mente pronta: questo è ciò che serve per recuperare un buon rapporto con il nostro pianeta.
Una bella notizia in casa Mondadori, Teresa Ciabatti è candidata al Premio Strega con La più Amata
“L’importanza di questa opera - dichiara Stefano Bartezzaghi nella motivazione inviata al Premio Strega - sta a mio avviso nella capacità di saldare due temi apparentemente molto lontani e, ognuno a modo suo, tipici della narrativa italiana contemporanea: il tema dei misteri d’Italia e il tema della paternità. Una voce che è rimasta infantile anche in età matura racconta un uomo potente nel suo vuoto e nell’indecifrabilità dei suoi comportamenti e della sua condizione reale, un padre nella sua assenza. Essersi sentita «la più amata», ma non sapere da chi”.
Nella motivazione di Edoardo Nesi si legge che “La più amata è un romanzo antico e possente, classico, disperato, nobile e duro fino alla spietatezza, che riesce a svelare e mostrarci purissimo tutto il dolore dell’esser donna in un mondo che le donne accetta - e allora venera - solo se son belle, solo se son magre, solo se son ricche”.
La più amata
di Teresa Ciabatti
Mondadori
Trama
"Mi chiamo Teresa Ciabatti, ho quattro anni, e sono la figlia, la gioia, l'orgoglio, l'amore del Professore." Il Professore - un inchino in segno di gratitudine e rispetto - è Lorenzo Ciabatti, primario dell'ospedale di Orbetello. Lo è diventato presto, dopo un tirocinio in America, rinunciando a incarichi più prestigiosi, perché è pieno di talento ma modesto, un benefattore, qualcuno dice, un santo. Tutti lo amano, tutti lo temono, e Teresa è la sua figlia adorata. È lei la bambina speciale che fa il bagno nella smisurata piscina della villa al Pozzarello, che costruisce un castello d'oro per le sue Barbie coi 23 lingotti trovati in uno dei cassetti del padre. Teresa: l'unica a cui il Professore consente di indossare l'anello con lo zaffiro da cui non si separa mai. L'anello dell'Università Americana, dice lui. L'anello del potere, bisbigliano alcuni - medici, infermieri e gente del paese: il Professore è un uomo potente. Teresa che dall'infanzia scivola nell'adolescenza, e si rende conto che la benevolenza che il mondo le riserva è un effetto collaterale del servilismo nei confronti del padre. La bambina bella e coccolata è diventata una ragazzina fiera e arrogante, indisponente e disarmante. Ingrassa, piange, è irascibile, manipolatrice, è totalmente impreparata alla vita. Chi è Lorenzo Ciabatti? Il medico benefattore che ama i poveri o un uomo calcolatore, violento? Un potente che forse ha avuto un ruolo in alcuni degli eventi più bui della storia recente? Ormai adulta, Teresa decide di scoprirlo, e si ritrova immersa nel liquido amniotico dolce e velenoso che la sua infanzia è stata: domande mai fatte, risposte evasive. Tutto, nei racconti famigliari, è riadattato, trasformato. E questa stessa contrarietà della verità a mostrare un solo volto Teresa la ritrova quando si mette a scrivere, ossessivamente prova a capire, ad aggrapparsi a un bandolo e risalire alle risposte. Esagerazione, mitomania, oppure semplici constatazioni? Con una scrittura densa, nervosa, lacerante, che affonda nella materia incandescente del vissuto e la restituisce con autenticità illuminandone gli aspetti più ambigui, Teresa Ciabatti ricostruisce la storia di una famiglia e, con essa, le vicende di un'intera epoca. Un'autofiction sincera, feroce, perturbante, che nasce dall'urgenza di fare i conti con un'infanzia felice bruscamente interrotta.
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