Titolo: Alethè
Autore: Federica Caglioni
Editore: DuDag (ebook) / Il Mio Libro (cartaceo)
Genere: Urban Fantasy, Young Adult
Pubblicazione: Febbraio 2015 (ebook) / Luglio 2015 (cartaceo)
Pagine: 384 (ebook) / 322 (cartaceo)
Formato & prezzo: Ebook 1€ / Cartaceo 16,50€
Acquisto
cartaceo: al più presto sarà disponibile il link
ebook: HYPERLINK http://www.dudag.com/scheda_libro.php?t=93
Trama
Trasferirsi in un’altra città non è semplice ma Kelia deve farlo se vuole sapere qualcosa sui genitori che non ha mai conosciuto. Sa che, qualunque cosa scoprirà su di loro, la sua vita non sarà più la stessa.Ciò a cui non è preparata è l’imprevedibile piega che prende la sua vita. Sono coincidenze o forse c’è qualcosa dietro ai misteriosi oggetti che compaiono dal nulla e agli strani sogni che minacciano di accadere davvero? Kelia si trova davanti a una scelta difficile: credersi pazza oppure fidarsi di Alex, uno sconosciuto che dice di sapere la verità. Quando scopre che anche la sua famiglia è coinvolta, non può fare altro che accettare una realtà ben più complessa e pericolosa di quanto si sarebbe mai aspettata.
Sarà costretta a scegliere da che parte stare, ma ogni decisione ha un prezzo e quello che lei dovrà pagare sarà ben più alto di quanto avesse mai immaginato.
***
Ma ora scopriamo insieme alla protagonista di questa storia quali sono il luoghi che fanno da sfondo ad Alethè, a raccontarcelo è proprio l'autrice.
Intanto ciao Federica e grazie di essere qui con noi.
La protagonista di Alethè si trasferisce: da dove parte e dove arriva?
Kelia è irlandese doc, è nata e ha trascorso l'infanzia in un paesino di campagna non eccessivamente distante da Dublino, città dove ha studiato e vissuto fino a quando non ha deciso di trasferirsi a New York per scoprire chi erano i suoi genitori. Qui vive con la zia e ogni giorno è una vera e propria esplorazione della città, con le sue strade, i negozi (tutti i nomi citati esistono realmente) e le persone che fanno parte della Grande Mela.
Come mai hai scelto di ambientare in questi due luoghi la tua storia?
Sin da quando la storia era solo un’idea, non ho avuto dubbi sul fatto che i luoghi dovessero essere questi. Per entrambi è una questione di cuore, perché sono posti che mi affascinano e che vorrei tanto visitare, anche se non ne ho ancora avuta l’occasione.
L’Irlanda è un Paese speciale per me, per la sua storia, le tradizioni e i miti, ma soprattutto per i paesaggi. Tutti questi elementi sono parte parte integrante del libro e per molte descrizioni ho preso ispirazione da luoghi reali, giustamente. È stato così quando ho immaginato la casa e il paesino nel quale è nata o per quegli episodi ambientati nell’entroterra irlandese. È una terra magica e volevo facesse parte della storia di Kelia.
New York, invece, è per me l’esempio di come può essere una grande città. Caotica, sempre in movimento, mai silenziosa e a volte anche pericolosa. Qui Kelia entra nel vivo dei cambiamenti che sconvolgono la sua vita, proprio come è sconvolta dal primo impatto con la città il giorno del suo arrivo. Il romanzo è ambientato quasi esclusivamente qui, fatta eccezione per alcuni episodi, ma non ho mai nominato la città una volta. È una scelta fatta di proposito: si capisce benissimo dove si svolge la storia, d’altra parte cito uno dei suoi luoghi simbolo, Central Park, ma credo che in questo modo chi legge possa immaginare meglio la città senza farsi influenzare dalle immagini che ormai tutti conosciamo. Mi piaceva l’idea che la città potesse cambiare volto a seconda della sensibilità dei lettori.
Sin da quando la storia era solo un’idea, non ho avuto dubbi sul fatto che i luoghi dovessero essere questi. Per entrambi è una questione di cuore, perché sono posti che mi affascinano e che vorrei tanto visitare, anche se non ne ho ancora avuta l’occasione.
L’Irlanda è un Paese speciale per me, per la sua storia, le tradizioni e i miti, ma soprattutto per i paesaggi. Tutti questi elementi sono parte parte integrante del libro e per molte descrizioni ho preso ispirazione da luoghi reali, giustamente. È stato così quando ho immaginato la casa e il paesino nel quale è nata o per quegli episodi ambientati nell’entroterra irlandese. È una terra magica e volevo facesse parte della storia di Kelia.
New York, invece, è per me l’esempio di come può essere una grande città. Caotica, sempre in movimento, mai silenziosa e a volte anche pericolosa. Qui Kelia entra nel vivo dei cambiamenti che sconvolgono la sua vita, proprio come è sconvolta dal primo impatto con la città il giorno del suo arrivo. Il romanzo è ambientato quasi esclusivamente qui, fatta eccezione per alcuni episodi, ma non ho mai nominato la città una volta. È una scelta fatta di proposito: si capisce benissimo dove si svolge la storia, d’altra parte cito uno dei suoi luoghi simbolo, Central Park, ma credo che in questo modo chi legge possa immaginare meglio la città senza farsi influenzare dalle immagini che ormai tutti conosciamo. Mi piaceva l’idea che la città potesse cambiare volto a seconda della sensibilità dei lettori.
Come ti sei documentata per raccontare l'Irlanda e New York?
Ambientare la storia in due luoghi da me così distanti non è stato semplice. Se per la parte dedicata all’Irlanda le immagini sono bastate come fonte per le descrizioni, non posso dire lo stesso per New York. Lì Kelia ci vive e questo implica una conoscenza particolare della città, implica costruirsi dei punti di riferimento per orientarsi, sui quali costruire dei ricordi. Tutti abbiamo dei ricordi legati ad alcuni posti della città in cui abitiamo e per Kelia doveva essere lo stesso. All’inizio ho comprato alcune guide, ben fornite di immagini e descrizioni anche solo dei luoghi più famosi, per costruire una mia mappa della città, formata dai posti in cui i personaggi abitano, studiano o lavorano. Una volta scelti questi, ho fatto ampio uso della street view di Google Maps. Ho preso come punto di partenza una strada, ad esempio l’84ª Est dove vive Kelia, e da lì ho fatto un giro negli isolati e nelle strade vicine per vedere cosa c’era, per vedere se trovavo negozi, locali o quant’altro che diventassero i punti di riferimento necessari a permetterle di muoversi come se avesse sempre vissuto a New York.
Sicuramente due location stupende che non fanno altro che invogliarmi di più a leggere Alethè.
Non dimenticatevi di seguire le altre tappe per scoprire qualcosa di più su Federica e sul suo libro.
16.07 l'ambientazione Le Recensioni della Libraia
17.07 la trama Lettere d'inchiostro
18.07 la copertina Racconti dal passato
19.07 l'Autriche Fantasticando sui libri
20.07 l'estratto Everpop
21.07 la saga Parliamo di Libri
22.07 i personaggi Viaggiatrice Pigra
23.07 Primo Extra Leggimi Scrivimi
24.07 Secondo Extra Salotto dei Libri
Tappa interessante! E poi sono sempre stata affascinata dall'Irlanda 😊
RispondiEliminaAnche io, mentre New York la amo proprio <3
EliminaAmo l'Irlanda! Non vedo l'ora di vedere le altre tappe per sapere di più su questo libro
RispondiEliminaLe seguirò anch'io con attenzione :)
EliminaUn figata sopratutto la sfida si rendere tangibile appunto, una confusionaria NY!
RispondiEliminaConcordo!!! Non deve essere stato facile
EliminaBellissimi i luoghi scelti! Complimenti a Federica!
RispondiEliminaMolto belli, è vero!!! Brava Federica
EliminaSiccome ho già letto il libro posso benissimo asserire che Federica ha descritto benissimo questi luoghi, senza dilungarsi troppo (cosa che mi avrebbe annoiata), ma quel giusto per farti percorrere le strade insieme a Kelia. Complimenti ^_^
RispondiEliminaÈ bello quando un autore riesce a descrivere i luoghi tanto da aiutarti a immergerti nella storia accompagnandone i protagonisti!!! :)
Eliminadilorenzomarianna07@gmail.com
RispondiEliminadescrizione stupefacente complimenti
Sono dei luoghi molto suggestivi :)
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