Blogtour: Il drago verde - Luoghi Liminali


Oggi continua su Le Recensioni della Libraia il viaggio alla scoperta di Il Drago Verde di Scarlett Thomas in uscita oggi per Newton Compton. Venite con noi nei Luoghi Liminali?

Il drago verde
di Scarlett Thomas
Newton Compton

Trama
Effie Truelove è un’alunna dell’Accademia Tusitala per Ragazzi Dotati, Problematici e Bizzarri, un edificio strano e misterioso dove imperversa un’insegnante così terribile che fa venire gli incubi ai suoi studenti. Effie crede nella magia, proprio come suo nonno Griffin, che però non vuole parlarne né insegnarle nulla. Un giorno il nonno tanto amato è vittima di un’aggressione e finisce in condizioni critiche all’ospedale. Così incarica la nipote di prendersi cura della sua biblioteca. Ma un oscuro collezionista di libri antichi le ostacola la strada appropriandosi di tutti quei volumi, tranne uno. Quando Effie apre quel libro misterioso viene catapultata in un altro mondo, affascinante e al tempo stesso pericoloso. Qui si troverà ad affrontare la Diberi, un’organizzazione segreta che pianifica di distruggere l’intera umanità. Per Effie è impossibile farcela da sola e dovrà chiedere aiuto a degli amici molto speciali…

I LUOGHI LIMINALI 



Ci siamo concentrati sui personaggi e le figure magiche, abbiamo parlato degli oggetti magici introdotti nella storia e abbiamo analizzato il mondo magico creato da Scarlett Thomas, invece, oggi introdurremo un punto cardine della storia ovvero i luoghi che permettono di accedere dal mondo reale a quello magico, i LUOGHI LIMINALI.

Ogni acquisto nella locanda viene pagata con il Credito M, ovvero il Credito Magico.
Solo chi ha avuto un'epifania, ovvero ha risvegliato i propri poteri magici (che può venire ad esempio trovando la propria grazia) può vedere posti come questi.
Anche se questi luoghi sono portali di accesso per l'Altrove solo chi ha il Timbro della Gilda e i relativi documenti può viaggiare.

Il primo di questi luoghi che incontriamo ne Il drago verde è LA BOTTEGA DEI PANINI DI MISS BOTTLE.
È un piccolo negozietto, stretto in una sfilata di vecchi esercizi commerciali chiusi da tempo, tra una lavanderia morta da secoli e un salone di parrucchiere derelitto e circondato da pezzi di vetro. 
In questo quadro La Bottega dei Panini di Miss Bottle risalta con assurda nettezza. La facciata è di mattoni rosa, le finestre caratterizzate da persiane gialle aperte.
All'interno della Bottega dei Panini di Miss Bottle erano presenti dodici tavolini rotondi, e nessuno era uguale all'altro. Alcuni erano in legno, alcuni piastrellati, mentre certi avevano la superficie a specchio. Su tutti quanti c'era un porta fazzoletti argentato pieno zeppo di tovagliolini azzurri, insieme a saliere e pepiere argentate ma assolutamente non abbinate. Ogni tavolo era illuminato da una candela bianca e sottile incastrata in vecchia bottiglia verde. In un angolo del locale c'era una stufa a legna in cui bruciavano rami secchi scoppiettanti, mentre un gatto nero dormiva sulla cappa di metallo. Dalla radio a transitor usciva una musica jazz ritmata e complessa.
Sul muro a sinistra dell'entrata c'erano delle lavagne con i menù scritti in gesso. PANINI, recitava la prima, e poi sotto: Di ogni panino puoi chiedere la versione vegana (V), senza glutine (GF), o senza incantesimi (SI). Accanto c'era anche la lista delle bevande.



Ecco come potrebbe essere la Bottega dei Panini di Miss Bottle



Il secondo che incontriamo è l'UFFICIO POSTALE.
Si trattava di un vecchio di un vecchio ufficio postale in mattoni gialli. Aveva il tetto di paglia, coperto di fiori rosa. Sulla facciata crescevano bellissime piante. Sulla porta era affisso un cartello con scritta rossa che recitava Ufficio Postale e sul davanti attaccata al muro, c'era una buca delle lettere. 
Qui oltre a viaggiare tra i due mondi è possibile ricevere il timbro e i documenti quali il passaporto e la tessera magica (Carta M.).


Presso L'Ufficio Postale si può ottenere il passaporto




L'ultimo luogo liminale che incontriamo è il PORTICO DELL'ALLEGRIA.
Per una persona normale non era altro che un vecchio posto malconcio sull'orlo dello sfacelo, con un piccolo bar economico, un paio di slot machine e tavoli da biliardo. Era sudicio e sgradevole. Ma chi aveva risvegliato la magica assumeva un aspetto completamente diverso. Le parole Portico dell'Allegria erano scritte a caratteri luminosi rosa neon che si stagliavano su tutta la facciata di pietra grigia dell'edificio.
All'interno dell'edifico c'erano molti banchi di valuta dove era possibile scambiare delle grazie per del Credito M.


Se non avete magia il Portico dell'allegria appare più o meno così


Non perdete l'ultima tappa sul blog Bookspedia dove verrà spiegato cosa sono i libri magici e qual è il segreto che si cela dietro Il Drago verde!

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