Review Party: Infinite volte


Ci sono libri e autori che riescono a scavare un posto speciale nel cuore dei lettori. Brittainy Cherry è uno di quegli scrittori. Ve ne parlo nella recensione di Infinite volte, che esce in contemporanea insieme a un gruppo di blog in occasione dell'uscita cartacea del romanzo edito da Newton Compton e del review party.
Passate anche da Leggere Romanticamente, Il salotto del gatto libraio, Il colore dei libri, Bookish Advisor e Il bello di essere letti. 

«Risorsero dalle ceneri
e bruciarono ancora.
Lui non dimenticò come lei risplendeva
lei non dimenticò mai lui»

Infinite volte
di Brittainy C. Cherry
Newton Compton 

Trama
C'era una volta un ragazzo, e io lo amavo. Logan Francis Silverstone e io eravamo davvero agli antipodi. Mentre io mi scatenavo, lui rimaneva immobile. Lui era silenzioso e io il tipo che non riesce a smettere mai di parlare. Vederlo sorridere era quasi un miracolo, mentre era impossibile vedere me anche solo con le sopracciglia aggrottate. La sera in cui ho visto con i miei occhi il buio dentro di lui, non sono riuscita a distogliere lo sguardo. Insieme eravamo due metà che non diventano mai davvero una cosa sola. Insieme eravamo un dieci e lode e un sette in condotta allo stesso tempo. Eravamo due stelle che brillavano nel cielo notturno, alla ricerca di un desiderio, di un domani migliore. Fino al giorno in cui l'ho perso. È stato lui a buttare via tutto ciò che eravamo, e l'ha fatto in un solo momento. Senza pensare che ci avrebbe cambiato per sempre. C'era una volta un ragazzo, e io lo amavo. E per alcuni momenti, brevi respiri, pochi sussurri, addirittura attimi, penso che mi abbia amata anche lui.



C'era una volta una storia che era così dannatamente bella, struggente, dolce e amara da tenermi incollata al libro dalla prima all'ultima pagina. Questa storia viene raccontata da Brittainy C. Cherry nel romanzo Infinite volte edito da Newton Compton e oggi ne parlo a voi, perché è stata una lettura che mi ha coinvolta totalmente.

«C'è tanta meraviglia nel mondo, ma invece di sbattercene e prenderci il tempo per capire che siamo tutti molto, molto piccoli, in un posto molto molto piccolo, ci piace fingere che siamo i dominatori di tutto l'universo. Ci piace sentirci grandi. E a ciascuno di noi piace pensare che il nostro mondo sia il migliore e le nostre ferite sembrano le ferite più grosse, quando in realtà non siamo altro che un piccolo puntino luminoso che solo una parte di un cielo gigantesco»

Quante volte si può vedere crollare il proprio migliore amico? Quante persone contano nella tua vita? Quante volte ti ha deluso tuo padre?
Le risposte sono: tante, due e infinite. Le risposte ce le danno Logan e Alyssa i due protagonisti di Infinite volte, le due voci narranti di una storia che sembra sempre sul punto di finire malissimo. Malissimo perché Logan e Alyssa sono feriti, dalla vita, dalle persone che li dovrebbero amare. Si trovano e, seppur lontani anni luce, diventano uno per l'altra l'ossigeno: «Il mio sballo più grande» è Alyssa per Logan - «Il mio crollo più doloroso» è Logan per Alyssa.

«Molta gente probabilmente non capiva che cosa unisse me e Logan. Se eravamo diversi sotto tanti punti di vista, avevamo una cosa in comune che era anche la fiamma più grande che bruciava dentro di noi: Entrambi desideravamo con tutti noi stessi l'amore dei nostri genitori»

Ma la vita non è mai una linea diritta che ci porta alla meta. La vita è quasi sempre un numero infinito di strade, di possibilità, di cadute, tranelli, errori. La vita ti fa guardare in faccia il dolore, le tue paure, ti chiede di superarle per permetterti di andare avanti, ma se lo fai il premio sarà più grande della sofferenza, o la attenuerà. Questo devono fare i nostri due protagonisti, devono superare strade tortuose e in salita, abissi profondi e paludi stagnanti. 

«Perché alla fine della giornata, siamo tutti perduti. Siamo tutti ammaccati. Siamo pieni di cicatrici. Siamo tutti a pezzi. Stiamo solo tutti cercando di capire cos'è la vita».

Cosa troveranno alla fine del percorso lo scoprirete leggendo questo libro meraviglioso scritto dalla Cherry, una delle mie autrici preferite.
Perché i suoi personaggi sono tridimensionali e vivi, perché le sue storie prendono pancia e cuore e perché il suo stile di scrittura è poetico, divertente, coinvolgente e non ti lascia più.
Piangerete con Logan e Alyssa, vi infurierete con genitori senza cuore e spina dorsale, vi renderete conto che in certi casi la fortuna più grande è l'assenza, conterete i giorni, tratterete il fiato e spesso avrete paura che accada qualcosa di irrimediabile. Ma posso assicurarvi che arriverete alla fine con il cuore colmo per una storia capace di toccare corde profonde.

«Ogni sera guardavamo tramontare il sole, ovunque fossimo, e svegliavamo presto solo per vederlo sorgere di nuovo. Era così, la vita: anche quando il giorno sfumava nel buio, ci veniva sempre data una seconda possibilità, un secondo momento per tentare di risorgere dalle nostre ceneri»

Buona lettura!

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