Recensione e blogtour: Apostasia - verità di vita e di morte


Oggi il blog ospita la seconda tappa del blogtour di "Apostasia - Verità di vita e di morte" il romanzo di Marie Albes. Vi lascio con la recensione e un piccolo focus sul libro e i personaggi. 

«Il cambiamento si preannuncia spesso con un temporale, perché la tempesta fa roteare qualsiasi cosa, e al suo termine lascia un ambiente completamente diverso»

Apostasia - Verità di vita e di morte
di Marie Albes
Selfpublishing
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Trama
Elena e Chiara: due donne, due destini diversi. Un comune amore.
Elena è ribelle, incapace di accettare le regole che governano il mondo e soprattutto piena di passione per la vita.
Chiara è invece una donna mite, piena di certezze e serenità, in grado di affrontare ogni cosa con un sorriso: sono ormai dieci anni che vive in un piccolo convento nelle campagne fiorentine, e la fede che l'ha spinta a prendere i voti sembra crescere come un fiore alla luce. Ma Elena non può capirla, non riesce proprio ad accettare quella restrizione monastica che piega le ali, per poi chiuderle in una scatola buia.
Le due strade seguono il loro corso, finché un giorno l'arrivo di José Velasco – giovane spagnolo venuto in Italia per scoprire il segreto che tormenta la sua famiglia – incrocia la vita di Chiara portando turbamento. E così, attraverso indizi ormai persi nel tempo, insieme ripercorreranno il passato alla scoperta di una verità che potrebbe compromettere non solo i ricordi di José, ma soprattutto la certezza su cui radicava il mondo di Chiara.
Nel frattempo l'estate scivola via, lasciando che i due giovani continuino a seguire il filo che li trascina, ormai incapaci di ignorare le rivelazioni che dovranno fronteggiare, ma allo stesso tempo impauriti da ciò che rappresenta qualcosa di più pericoloso di una semplice promessa religiosa.
Ed Elena questo lo sa bene, però li osserva senza proferire parola: è convinta che il libero arbitrio esista, ma è di sicuro molto fragile.


Apostasia esisteva già, era un romanzo che mi aveva toccato il cuore e mi aveva mostrato la forza dell'amore, cioè di quanto un sentimento possa distruggere le convinzioni e farsi talmente predominante da spazzare via tutto.

«La verità è che chi ha la meraviglia fra le mani, spesso non se ne rende conto finché non l'ha persa»

Una storia che oggi esce in versione rivista, più ricca, con salti temporali fra presente e passato. Alla voce di Chiara e di Josè se ne aggiungono altre, ai sentimenti si somma il mistero di una trama parallela, ma che si interseca, che lascia con il fiato sospeso il lettore. Due facce della stessa medaglia. Ma sempre di amore e sentimenti si parla.

Marie Albes prende molti tabù e li sbriciola davanti agli occhi del lettore, ci fa andare al di là del giudizio e ci mostra come l'amore possa veramente smuovere mari e monti. Possa infrangere promesse, alterare gli animi, nutrire sentimenti opposti e creare alleanze.

Voi penserete, forse, che per parlare di questo tipo di sentimenti il mondo di un convento e di un seminario, è uno scenario piuttosto particolare. Ed è così, ma vi accorgerete presto che non è il dove, che non sono le persone, gli abiti che indossano, ma è il cuore a tracciare la strada da seguire.

«La religione come muro divisorio si era dissolta per lasciare posto all'apostasia del cuore, non più profana come il mondo la intendeva, bensì candida e delicata quanto un fiore di gipsofila, nonché altrettanto fragile»

La scrittura dell'autrice è elegante, le sue parole nel ruolo di narratore spuntano qua e là nel corso del testo e accompagnano il lettore fra un evento e l'altro. Lo fanno in punta di penna, per non disturbare la lettura, per non interferire con la storia.

Un libro più maturo, una revisione che lo ha trasformato e lo ha reso ancora più bello.
Prima di augurarvi buona lettura, però, ecco un piccolo focus sul romanzo.

Ebook: 0,99 fino al 31 gennaio, poi  2,99 euro - cartaceo 14 euro
1. Come mai hai deciso di riscrivere Apostasia e cosa c'è di diverso fra questo romanzo e quello precedente? 

La prima versione di “Apostasia” era nata in circostanze particolari, che mi vincolavano a scrivere un romanzo più breve, non permettendomi così di svilupparlo come avrei voluto. Sono molto contenta dei pareri dei miei lettori riguardo a quella versione, ma dentro di me la sentivo incompleta. 
Così, passato un anno e visto l’indice di gradimento - le parole dei lettori sono come ossigeno per lo scrittore - altre circostanze particolari mi hanno portato a prendere in considerazione l’idea di completare l’opera come effettivamente la vedevo dentro la mia testa: volevo che i lettori potessero vivere con me la “vera” storia di “Apostasia”, conoscere il passato di Elena, Michele e Miguel e scoprire tutta la verità. 
E quindi, eccoci qua. 

2. Chiara ed Elena cosa le accomuna e cosa, invece, le rende diverse? 

Di sicuro le accomuna l’amore per la vita: entrambe trascorrono la propria esistenza con passione, solo che una è mite, pacata e apparentemente in pace con se stessa, mentre l’altra è ribelle, incapace di accettare le regole e mai sazia di emozioni. Inoltre condividono un amore in particolare, ma non voglio fare spoiler e rovinare la lettura, per cui a voi la scoperta. 
Ancora: sono entrambe due donne determinate e forti, capaci di affrontare le difficoltà della vita con dignità. Credo sia questa una delle parole chiave che le descrive: non importa di quanto siano state accusate, quanti occhi socchiusi le abbiano guardate male, loro hanno sempre mantenuto la testa alta. 

3. Parlaci di Michele e del suo amore.

Michele è uno dei personaggi con cui ho sentito più empatia, lui così tranquillo nelle proprie certezze, utopista ma soprattutto così ferito nel momento in cui la vita ha dovuto aprirgli gli occhi con uno schiaffo in faccia. 
L’amore che prova per la sua Lena è uno dei più puri e sinceri che possa esistere: è incondizionato, onnipresente e da cui non si può guarire mai.
Come dice lui: “Il tempo non cura tutte le ferite, è onesto dirlo”.
Lui è una vittima della vita stessa e spero che i lettori imparino ad amarlo come ho fatto io.


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