Segnalazione: Kilometro zero

Esce oggi per Nativi Digitali il romanzo di formazione e di viaggio Kilometro zero di Aniceto Fiorillo

Kilometro zero
di Aniceto Fiorillo
Nativi Digitali Edizioni


Trama

“Sarei andato via, perché a vent’anni deve essere così, devi andare, e io sentivo un fuoco dentro che faceva vibrare tutto il mio corpo. Era bellissimo ascoltarlo e diventare un’unica cosa con esso, anche tu una fiamma!"
Il giorno in cui Bruno perde i genitori, qualcosa in lui si rompe. L’irrequietezza non si arresta, né dinanzi all'università, né tantomeno davanti alle donne e alla droga. Per sfuggire al dolore, decide di partire. Un viaggio verso l'Ucraina, lungo i Carpazi, attraverso i misteri di Kiev e gli eccessi di Odessa, fino alla surreale Kilometro Zero, il paese di origine della madre, dove il Danubio sfocia nel Mar Nero. Il cammino del giovane ci mostrerà una parte nascosta e affascinante di Europa e lo porterà a superare i fantasmi del suo passato.

Aniceto Fiorillo nato a Cesa (Napoli) nel 1979, dopo la laurea in Lettere viaggia per l’Italia e per l’Europa, sia per piacere ma soprattutto alla ricerca di un qualsiasi lavoro che gli permettesse di scrivere senza pensieri: a Brussel, incontra il Pilota e la sua comunità di brasiliani belgi, imparando l’inglese e il francese, perché vuol sentirsi cittadino europeo, ma il grigio del cielo belga lo rende triste, e scappa verso il mare dell’isola di Malta. Qui si imbatte in una dozzina di russi che contrabbandavano in diamanti e che avevano deciso di scassarlo (picchiare una persona fino a ridurlo in fin di vita), e mentre tentava di sfuggire agli ex bolscevichi, incontra una bellissima sudtirolese che lo conduce a Bolzano, dove si impegna nell’insegnamento e nel cercare di farsi una famiglia con relativa prole. Ma il Signore per lui ha in serbo altri piani! Ritorna a Napoli, dove gestisce un video-noleggio-libri, naturalmente abusivo; finchè, un giorno, di inverno, e di forte vento, non giunse la Finanza che gli intimò di chiudere in blocco l’attività. Non si perse d’animo e con tanta voglia e molti denari, scelse la città di Roma come sua nuova sposa.  A Roma con amici fonda una piccola casa di produzione (Kinoklan), e realizza diversi corti che partecipano sia a festival italiani che europei. Si trasferisce a Bolzano dove lavora come insegnante, per poi ritornare di nuovo a Roma.

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