I migliori stereotipi di Young e New Adult secondo Cristina & Virginia

Non è una novità che spesso nei libri Young e New Adult si faccia largo uso di alcuni cliché, durante una lettura condivisa Cristina (Lotus Heart Blog) ci siamo divertite a scovarli e la cosa ci ha fatto ridere talmente tanto da decidere di mettere dieci stereotipi nero su bianco per condividerli con voi. Ovviamente non è una lista fatta e finita, anzi fateci sapere se ve ne vengono in mente altri.
Questi sono "I migliori stereotipi" che abbiamo notato noi

(immagine tratta da Kiss me, film in cui lei era un brutto anatroccolo e lui un bello - bellissimo)


Prima volta da lode, ma non solo
- che siano verginelle o abbiano già qualche esperienza, le protagoniste degli YA (ma anche dei NA) sappiate che non hanno mai avuto rapporti così soddisfacenti come con il loro coprotagonista! Sempre più che soddisfatte, quindi bandita la "cilecca" o il così così…

Famiglie da horror
- genitori alcolisti, tossicodipendenti, violenze, disinteresse... Almeno uno dei protagonisti avrà alle spalle una storia drammatica in cui molto probabilmente c'è lo zampino della famiglia. Se non ci sono grossi problemi, niente storia!!! Le famiglie sono quasi sempre da "servizi sociali vi prego intervenite"
E se si parla di serie (e nel caso di YA è altamente probabile) ogni personaggio che si incontra aumenta in: fisico (addominali e muscoli in posti di cui ignori l'esistenza), capacità "motorie" o di dimensioni (non aggiungo altro), tatuaggi, problemi famigliari o sociali. Se all'inizio di una qualsiasi saga ti viene da urlare #mainagioia è altamente probabile che alla fine ti viene l'irrefrenabile istinto di prenotare un viaggio per Lourdes.

Il brutto anatroccolo
- Lei sarà sempre bella bellissima, ma si sentirà uno sgorbio! Tutti vorrebbero averla e lei pensa di essere invisibile. Nella realtà ha gambe lunghissime, seno gigantesco, labbra gonfie come canotti, capelli che manco Rapunzel e occhi da cui è impossibile staccare lo sguardo... Beata lei!

Amici
- appartengono anche a loro al gruppo dei belli bellissimi, cercheranno di tirar fuori dal suo guscio la nostra protagonista. Se si tratta dei "maschietti" fra battute sul sesso e sui sentimenti, appoggeranno il protagonista nella conquista della sua bella. Altrimenti sono gay e in quel caso sono i migliorissimi della protagonista

Colpo di fulmine
- basta uno scontro, un primo sguardo un incontro e i nostri due protagonisti iniziano a desiderarsi e ad amarsi come nessuno mai: complice l'aspetto fisico da copertina e degli ormoni che manco uno che è stato 10 anni su un'isola deserta da solo!!! Si guardano negli occhi, notano un addominale perfetto o un seno da pin up e zac la tensione sessuale è alle stelle.

Nel mondo della letteratura non esistono malattie veneree
 - È per forza così perché nel 99.9% dei libri YA ci "scappa" il sesso non protetto. Ma dico, solo a me è dai tempi delle scuole che sommergono di insegnamenti sul sesso sicuro? Sì, evidentemente.
Il fondo lo tocchiamo quando dal cilindro non viene estratto un preservativo, ma il test che dimostra la purezza del protagonista maschile.

Il circo sotto le lenzuola
 - Non potevo non citare questo punto. Vi prego, nella maggioranza di scene erotiche narrate ci scappano le lacrime...dal ridere. Abbiamo questi soggetti che sono un ibrido tra i migliori contorsionisti, migliori maratoneti e hulk, con ottime conoscenze dell'anatomia. >///<

Il cervello e il cuore sono nei pantaloni
 - Dura realtà, ma i personaggi (che son stati con metà delle ragazze del campus/scuola/città/nazione) spesso si accorgono di provare interesse reale se, e solo se, il loro amico laggiù manda loro il segnale giusto. Esatto, esistono diverse reazioni del loro amico, che vanno dal: "Sì, con questa posso divertirmi un po'" fino a "questa è chiaramente diversa, è ammmooorreee". -_-
Friendzone, questa sconosciuta
 - Chi nella vita non è mai stato etichettato come amico dalla persona per cui si ha una cotta? O chi non ha mai pronunciato la frase: "Per me sei solo un amico". Nella realtà è una zona d'ombra, dalla quale non si ha scampo, ma nei libri non vuol dire nulla. Anche il migliore amico si trasforma, in genere dal giorno alla notte (con i segnali citati nel punto precedente) nell'anima gemella. Scrittori, sappiate che sarete responsabili di molti cuori infranti, nella realtà solo lo 0.1% dei casi esce da quella situazione. ;P

Che festa è se non si beve?
Vi svelo gli ingredienti per un cocktail sfruttato fino alla nausea dagli scrittori.
Prendete una ragazza timida (meglio se non è mai stata a nessuna festa, astemia e riluttante all'idea di andare alla suddetta festa) aggiungiamo il bello e dannato di turno e un rivale di uno dei protagonisti. Aggiungete della musica assordante, qualche ballo di troppo e fiumi di alcool.
Servite il tutto in prossimità di un bagno e alla portata di qualcuno disposto a pulire un disastro annunciato.
Seguito da una colazione prontamente cucinata dalla persona più in salute tra la coppia. Della serie: don't try this at home. >///<

Anche La Svamps ha scritto alcuni post sull'argomento, per saperne di più passate a sbirciare da Ho fatto dell'ansia uno stile di vita

4 commenti :

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